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Gonfiore addominale: ecco una panoramica delle possibili cause sia comuni che più rare
Il gonfiore addominale è un sintomo molto comune: si stima che una persona su dieci ne abbia sofferto, ne soffra o ne soffrirà nel corso della sua vita.
La cosiddetta “pancia gonfia” viene percepita come una spiacevole sensazione di enfiagione, ovvero come un aumento della tensione a livello dell’addome, dovuto alla presenza eccessiva di gas nello stomaco e/o nell’intestino.
Le aree interessate sono le seguenti: epigastrica, ombelicale, ipogastrica e, spesso, l'ipocondrio destro e sinistro.
L’addome gonfio può presentarsi come condizione isolata, oppure in concomitanza con altri sintomi gastrointestinali (tra cui meteorismo, eruttazioni, flatulenza, nausea, crampi addominali, tensione muscolare, stitichezza o diarrea) o generali (cefalea, affaticamento, perdita di peso).
Il gonfiore addominale può avere cause assai diverse. Nella maggioranza dei casi, si tratta di una condizione “benigna”, ovvero non derivante da patologie, bensì da abitudini alimentari scorrette, fattori psicologici o parafisiologici.
Tuttavia, come vedremo in dettaglio più avanti, alle origini del sintomo potrebbero esserci anche disturbi funzionali (tra cui la sindrome del colon irritabile), infezioni batteriche o problemi ben più gravi (inclusi tumori).
Se il gonfiore addominale si presenta subito dopo i pasti, specie se accompagnato da tensione muscolare, meteorismo e difficoltà nella digestione, è probabile che le cause siano legate all’alimentazione.
In particolare, contribuiscono alla produzione e all’accumulo di gas in eccesso, con conseguente aumento di volume e senso di gonfiore a livello dell’addome:
In tutti i casi citati vale la pena di confrontarsi con il proprio medico, per valutare una possibile variazione della dieta e delle abitudini a tavola.
Il consiglio è particolarmente valido sia se si sospettano intolleranze alimentari, sia se il gonfiore all’addome tende a presentarsi quotidianamente, o comunque con regolarità, accompagnato da problemi digestivi e/o da altri sintomi (dolore addominale, senso di pesantezza, affaticamento, diarrea, ecc.).
Tra le cause del gonfiore addominale, occorre citare anche l’ansia, lo stress ed altre problematiche di natura psicologica.
È noto, infatti, che gli stati emotivi negativi incidono:
Semplificando, dunque, i disturbi psicologici - in particolare quelli legati all’ansia - possono intaccare il delicato equilibrio su cui si basa il funzionamento dello stomaco e dell’intestino, generando gas in eccesso e conseguente gonfiore e/o tensione in prossimità di quelle aree.
L’intestino è piuttosto sensibile alle variazioni degli ormoni sessuali femminili.
Non a caso, il gonfiore addominale nella donna può avere anche cause ormonali e, di conseguenza, è solito presentarsi nei periodi in cui si verificano cambiamenti più o meno importanti. Ad esempio, nella fase che precede il ciclo mestruale, durante la gravidanza e, più avanti negli anni, con il passaggio dall’età fertile alla menopausa, capita non di rado che l’addome si dilati, in particolare nella zona dello stomaco e al di sotto dell’ombelico.
Finora ci siamo soffermati sulle cause più comuni del gonfiore addominale, ma è bene ricordare che, talvolta, questo sintomo rappresenta la spia di una condizione più grave. Ecco, dunque, una panoramica delle malattie e dei disturbi che potrebbero risiedere all’origine di questa problematica.
Sebbene ciò si verifichi solamente di rado, è bene sapere che il gonfiore addominale può dipendere da patologie differenti da quelle finora menzionate.
Tra queste ricordiamo:
Tra le condizioni più gravi che possono causare gonfiore e tensione a pancia e addome, inoltre, troviamo:
Se la sensazione di gonfiore si presenta regolarmente, tanto da causare disagio ed ostacolare lo svolgimento delle normali attività quotidiane, o è accompagnata da altri sintomi spiacevoli, quali diarrea o stitichezza (anche alternate tra loro), dolore o fastidio all’addome, crampi, meteorismo, digestione lenta, nausea, ecc., è sempre utile consultare uno specialista.
A tal proposito, la visita gastroenterologica rappresenta il primo step per valutare l’entità del gonfiore addominale ed individuare le possibili cause.
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Se si sospetta la presenza di una o più patologie, è opportuno approfondire le indagini con esami e test specifici, tra cui in particolare gastroscopia e colonscopia, eseguibili entrambe contemporaneamente con sedazione oppure senza sedazione.
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