Dolore alla bocca dello stomaco: cause, sintomi e quando rivolgersi al medico

Scopri cosa si intende per dolore alla bocca dello stomaco, quali sono le cause più comuni, i sintomi da non ignorare e i rimedi della nonna

Dolore alla bocca dello stomaco: definizione e localizzazione

  • ​Il dolore alla bocca dello stomaco, noto anche come dolore epigastrico, è una condizione che interessa la parte superiore e centrale dell’addome, subito sotto lo sterno, nella zona chiamata, appunto, epigastrio.

    Si tratta di un disturbo frequente che può manifestarsi in forme diverse, da un dolore fisso alla bocca dello stomaco fino a fitte, sensazione di bruciore o crampi che compaiono in modo improvviso e coinvolgono la parte alta dello stomaco. Questi dolori possono variare di intensità a seconda della causa scatenante, della sensibilità individuale e talvolta possono essere correlati ad altri sintomi. Può, inoltre, manifestarsi in diversi momenti della giornata, come dopo i pasti, durante la notte o di primo mattino.

    Il dolore alla bocca dello stomaco è di riscontro frequente e non va necessariamente collegato a patologie gravi: molto spesso, infatti, è legato a disturbi digestivi temporanei, pasti abbondanti o eccessivamente conditi. Solo in rari casi può essere il segnale di patologie più serie. 

Dolore alla bocca dello stomaco: tutte le cause

  • ​Come precedentemente accennato, il dolore localizzato alla bocca dello stomaco può avere origini diverse.

    È quindi utile distinguere tra cause gastriche, cioè legate allo stomaco, e cause extra gastriche, che coinvolgono altri organi o fattori esterni.

    Cause gastriche del dolore alla bocca dello stomaco

    Le cause gastriche sono le più comuni e possono comprendere:

    • Indigestione (dispepsia funzionale): si manifesta con dolore o fastidio allo stomaco alto dopo mangiato, senso di gonfiore, eruttazioni e sazietà precoce anche dopo pasti leggeri.
    • Abitudini alimentari scorrette: pasti troppo abbondanti o consumati in fretta, consumo eccessivo di alcol, fumo di sigaretta, caffeina o bevande gassate possono provocare dolore epigastrico.
    • Congestione digestiva: compare in seguito a bruschi cambi di temperatura dopo aver consumato un pasto abbondante. Provoca dolore addominale o alla bocca dello stomaco, nausea, vomito, spossatezza, senso di svenimento, brividi, pallore e sudorazione fredda.
    • Gastroenterite: è un'infezione virale o batterica che colpisce lo stomaco e l’intestino. Oltre a dolore forte e crampi localizzati alla bocca dello stomaco, si associa a diarrea, nausea, vomito, febbre e disidratazione.
    • Gastrite: si tratta dell’infiammazione della mucosa gastrica ed è tra le principali responsabili del dolore epigastrico. Può essere acuta, con comparsa improvvisa di dolore forte alla bocca dello stomaco, bruciore, gonfiore addominale, senso di sazietà precoce, nausea e talvolta vomito, oppure cronica, con sintomi più lievi ma persistenti. Il dolore tende a peggiorare dopo pasti ricchi di grassi, alcol o caffè.
    • Reflusso gastroesofageo (MRGE): questo è dovuto al malfunzionamento del cardias, la valvola che separa stomaco ed esofago, che provoca la risalita dei succhi gastrici. I sintomi includono dolore retrosternale, bruciore alla bocca dello stomaco, rigurgito acido e tosse notturna. Il fastidio aumenta sdraiandosi o piegandosi in avanti.
    • Esofago di Barrett: una complicanza del reflusso gastroesofageo cronico. I sintomi includono dolore retrosternale, bruciore o dolore epigastrico persistente, difficoltà digestive e rigurgito acido frequente.
    • Ulcera gastrica o duodenale: una lesione della mucosa dello stomaco o del duodeno (parte alta dell’intestino tenue) che provoca dolore sordo, simile ad un crampo, e ricorrente. Spesso il dolore viene descritto come bruciore allo stomaco, senso di indolenzimento, pesantezza o pressione allo stomaco che compare più spesso a digiuno o durante la notte. Può accompagnarsi a sazietà precoce, digestione difficile, eruttazioni, nausea, vomito con o senza tracce di sangue e feci scure.
    • Infezione da Helicobacter pylori: questo batterio è in grado di resistere all’ambiente acido gastrico e causare infiammazioni croniche che possono sfociare in disturbi più seri come gastriti e ulcere. I sintomi sono reflusso gastroesofageo, nausea e/o vomito, sensazione di gonfiore e meteorismo, inappetenza e/o perdita di peso ingiustificata, dolore e bruciore allo stomaco soprattutto a digiuno e difficoltà nella digestione.
    • Ernia iatale: si verifica quando una parte dello stomaco fuoriesce attraverso il diaframma, causando dolore epigastrico, bruciore, sensazione di pressione al torace, palpitazioni, l’alitosi, disfagia e nausea. Il dolore alla bocca dello stomaco tende ad aumentare dopo pasti abbondanti o quando ci si corica dopo aver mangiato.
    • Uso di farmaci antinfiammatori: gli antinfiammatori non steroidei (FANS), se assunti a lungo, possono indebolire la mucosa gastrica. Il risultato è un dolore localizzato, talvolta associato a nausea e al rischio di sviluppare ulcere e gastrite.
    • Tumore allo stomaco o dell’esofago: si tratta di cause molto più rare rispetto alle precedenti. In questo caso il dolore e il bruciore alla bocca dello stomaco è associato a difficoltà digestive, senso di pienezza o gonfiore anche dopo pasti leggeri, nausea o vomito talvolta con tracce di sangue, difficoltà nella deglutizione, presenza di sangue nelle fecie perdita di peso significativa.

    Anche alcune intossicazioni alimentari possono dare come sintomo il dolore alla bocca dello stomaco, spesso accompagnato da nausea, vomito, diarrea, mal di testa, brividi e, talvolta, sintomi neurologici. 

Cause extra-gastriche del dolore alla bocca dello stomaco

  • ​Il dolore alla bocca dello stomaco può dipendere anche da organi che non fanno parte direttamente dello stomaco, ma che si trovano in prossimità o che condividono vie nervose e funzionali.

    In questi casi, il fastidio epigastrico è un dolore “riferito”, che trae origine da un altro organo ma si manifesta nella parte alta dell’addome. Le cause di un dolore alla bocca dello stomaco di questo tipo possono includere:

    • Celiachia: una malattia autoimmune in cui il glutine scatena una risposta immunitaria anomala nel corpo. I sintomi possono includere dolore e gonfiore epigastrico e addominale, mal di pancia dopo mangiato, diarrea, perdita di peso e anemia dovuta al malassorbimento di ferro e vitamine.
    • Gravidanza: durante i nove mesi, l’aumento del progesterone rallenta lo svuotamento gastrico, favorendo la digestione lenta e il reflusso. A ciò si aggiunge la pressione dell’utero sugli organi addominali, che può accentuare bruciore e dolore alla bocca dello stomaco, soprattutto nell’ultimo trimestre di gravidanza.
    • Stress e ansia: i fattori psicologici possono influenzare direttamente lo stomaco. Lo stress e l’ansia, in particolare, possono aumentare la secrezione acida e alterare la motilità gastrica. Ne derivano crampi, nausea, sensazione di nodo o dolore o bruciore alla bocca dello stomaco, palpitazioni e dolore al petto.
    • Patologie cardiache: In alcuni casi il dolore epigastrico rappresenta un sintomo atipico di patologie cardiache come l’infarto del miocardio. Questo può manifestarsi come dolore urente o oppressivo alla bocca dello stomaco, irradiato al torace, al petto, alla mandibola o al braccio sinistro e associato a sudorazione fredda, respiro corto e nausea.
    • Malattie polmonari: la pleurite o la polmonite possono generare dolore riflesso alla bocca dello stomaco e dietro la schiena. Si tratta in genere di un dolore trafittivo, peggiorato da tosse o respirazione profonda e associato a febbre e sintomi respiratori.
    • Pancreatite:èl’Infiammazione del pancreas, che può presentarsi in forma acuta, con dolore alla bocca dello stomaco forte e improvviso che si irradia alla schiena, accompagnato da nausea e vomito, o in forma cronica, con dolore più sfumato ma ricorrente, digestione difficile dei grassi, feci oleose e progressivo dimagrimento.
    • Tumore al pancreas: una causa rara di dolore alla bocca dello stomaco spesso irradiato dietro la schiena, che si associa a calo ponderale, anoressia, ittero (colorazione gialla della pelle e delle sclere dell’occhio), stanchezza, nausea e vomito.
    • Calcoli biliari:si tratta di piccoli aggregati solidi che si formano nella cistifellea o nelle vie biliari. Causano dolore intenso all’epigastrio o al fianco destro, spesso irradiato alla spalla e accompagnato da nausea e vomito o ittero.
    • Malattie epatiche: epatiti e cirrosi possono avere come sintomo un dolore epigastrico che si associa a nausea, stanchezza, ittero e, talvolta, ascite.

    Un’altra causa extra gastrica del dolore alla bocca dello stomaco è l'artrosi cervicale o dorsale, in quanto l’irritazione dei nervi in queste sedi può determinare un fastidio riflesso a livello epigastrico.

Dolore alla bocca dello stomaco: quando rivolgersi al medico

  • ​Il dolore alla bocca dello stomaco è un disturbo frequente e nella maggior parte dei casi legato a condizioni autorisolutive. Spesso si tratta di fastidi transitori che migliorano con qualche accorgimento nello stile di vita e con una dieta più equilibrata o svaniscono da soli dopo qualche giorno.

    Tuttavia, se il dolore è molto intenso,improvviso e associato ad altri sintomi di condizioni potenzialmente più serie, come dolore al petto, difficoltà a respirare, vomito con sangue e feci nere e catramose, potrebbe richiedere un’attenzione medica immediata. Se, invece, diventa persistente o tende a ripresentarsi ciclicamente è raccomandato rivolgersi a un medico e prenotare una Visita Gastroenterologica.

    Attraverso un’anamnesi dettagliata, l’esame clinico e, se necessario, indagini diagnostiche mirate, come la gastroscopia, un esame endoscopico che permette di visualizzare direttamente l’esofago, lo stomaco e il duodeno tramite una sonda flessibile dotata di telecamera, il gastroenterologo può individuare la causa del dolore e proporre la terapia più adeguata alla propria problematica. 

Come far passare il dolore alla bocca dello stomaco: rimedi naturali e trattamenti medici

  • ​Una volta individuata la causa scatenante del dolore alla bocca dello stomaco, il medico consiglierà il trattamento terapeutico e farmacologico più adatto. Nella maggior parte dei casi, questo può includere antibiotici, in caso di infezione da H.pylori, antiacidi e inibitori della pompa protonica (IPP), se il problema dipende da un’eccessiva produzione di acidi gastrici, farmaci antischiuma, se la causa del dolore risiede nella presenza di gas in eccesso nello stomaco, e farmaci procinetici se il dolore è legato a scarsa motilità gastrica.

    Accanto alle terapie farmacologiche, per calmare il dolore alla bocca dello stomaco possono rivelarsi utili anche alcuni rimedi naturali o della nonna. Le tisane a base di camomilla, finocchio, malva e melissa e aloe vera possono aiutare a calmare l’infiammazione della mucosa gastrica. Lo zenzero, invece, può favorire la digestione e ridurre la nausea. 

    Se il dolore alla bocca dello stomaco è causato da ansia e stress è possibile trovare sollievo con tecniche di rilassamento come la mindfulness, la meditazione o lo yoga.

Dolore alla bocca dello stomaco: cosa mangiare e come prevenirlo

  • ​Per prevenire e trattare il dolore alla bocca dello stomaco, specie se si è soggetti a questa problematica, è importante adottare alcuni cambiamenti nello stile di vita e nella dieta. Il primo è quello di evitare pasti troppo abbondanti, soprattutto la sera, e preferire alimenti semplici e freschi, cucinati al vapore, al forno o alla griglia, conditi solo con poco olio extravergine d’oliva a crudo.

    È dunque consigliabile scaglionare i pasti, inserendo spuntini leggeri a base di frutta e verdura, in modo da non sovraccaricare lo stomaco e mantenere costante il livello energetico.

    Tra i carboidrati, pasta, riso e patate rappresentano le fonti più digeribili, a patto di non abbinarli a salse elaborate o sughi grassi. Anche pane e prodotti da forno possono essere consumati, purché semplici e senza eccesso di grassi: meglio crackers, grissini o fette biscottate rispetto a focacce e prodotti lievitati molto conditi.

    Per quanto riguarda le proteine, sono da preferire pesce magro e carni bianche, evitando fritti e intingoli. Le uova sode possono essere ben tollerate, mentre quelle strapazzate o fritte possono appesantire la digestione.

    Frutta e verdura devono essere presenti quotidianamente, ma con attenzione: pomodori, peperoni, agrumi e frutta secca possono accentuare l’acidità in soggetti predisposti. Da limitare anche alcol, caffè, cioccolato e spezie piccanti, che possono irritare la mucosa gastrica.

    Oltre all’alimentazione, la prevenzione del dolore alla bocca dello stomaco passa anche da uno stile di vita sano: mangiare lentamente, non sdraiarsi subito dopo i pasti, smettere di fumare, bere acqua a sufficienza e svolgere attività fisica regolare, favoriscono la digestione e aiutano ad evitare gli episodi di dolore epigastrico. 

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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