Quando la disfunzione erettile si manifesta in modo occasionale, non deve essere motivo di preoccupazione. Tuttavia, quando questa tende a presentarsi spesso o in maniera permanente, vale la pena indagare le possibili cause.
Esistono numerose cause che possono portare alla disfunzione erettile, ciascuna legata a meccanismi specifici che possono essere di natura mentale o psicologica, organica, vascolare oppure legate agli ormoni o, ancora, a particolari tipologie di farmaci.
Disfunzione erettile: cause psicologiche
Tra le cause psicologiche della disfunzione erettile, ansia, stress e depressione giocano un ruolo chiave. La tensione emotiva, infatti, provoca l’attivazione eccessiva del sistema nervoso simpatico, interferendo con i meccanismi naturali dell’erezione.
Particolarmente frequente è l’ansia da prestazione, comune soprattutto nei giovani uomini, spesso scatenata da esperienze negative precedenti o da situazioni percepite come particolarmente stressanti. Inoltre, anche la disfunzione erettile situazionale, ovvero quella legata ad un particolare luogo, partner o momento, riguarda spesso gli uomini in età giovanile ed è di tipo psicologico.
Da segnalare infine, seppur non ci sia una vera e propria correlazione tra disfunzione erettile e masturbazione, la disfunzione erettile causata da un abuso di pornografia, che nel tempo può portare ad una risposta ridotta agli stimoli sessuali.
Disfunzione erettile: cause endocrine o ormonali
Le cause endocrine o ormonali della disfunzione erettile comprendono, invece, l’ipogonadismo, cioè la diminuzione dei livelli di testosterone. Il testosterone basso, infatti, è uno dei primi fattori che conducono alla riduzione della libido e della capacità erettile. In questo senso, la disfunzione erettile può essere identificata anche tra i primi sintomi dell’andropausa.
Anche l’iperprolattinemia, caratterizzata da un eccesso di prolattina, compromette la libido e può portare a deficit erettile, oltre che all’infertilità.
Disfunzione erettile: cause organiche
Alcune patologie e condizioni come la Sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la malattia di Alzheimer, l’insufficienza renale cronica, la malattia di Peyronie, la sindrome di Cushing, l'iperplasia prostatica benigna (IPB), l'infiammazione della prostata (prostatite) e le lesioni a carico dei nervi possono influenzare comparsa della funzione erettile.
Inoltre, anche l’aterosclerosi, l’ipertensione e il diabete sono condizioni che limitano l’afflusso di sangue verso il pene e, quindi, possono impedire il mantenimento dell’erezione.
Infine, pazienti con una storia di infarto o ictus hanno un rischio significativamente più alto di sviluppare questo disturbo rispetto alla popolazione generale.
Disfunzione erettile da farmaci
Dal punto di vista dei farmaci che possono interferire con l’erezione, alcune categorie di antipertensivi (come il Tripliam, diuretici, psicofarmaci, sedativi, antistaminici, corticosteroidi e terapie ormonali) possono alterare la funzione sessuale sia direttamente che indirettamente, riducendo la libido, interferendo con i livelli ormonali e causando disfunzione erettile.
Inoltre, anche alcune terapie per il cancro alla prostata ed altre tipologie di neoplasie possono interferire con la capacità di erezione.