Disfunzione erettile: cause, esami e rimedi per superarla in modo efficace

Scopri cause e sintomi della disfunzione erettile e quali sono i rimedi per trattarla efficacemente.

Disfunzione erettile: che cos’è

  • ​La disfunzione erettile, chiamata comunemente anche con il termine improprio di impotenza, è una condizione che interessa frequentemente gli uomini ed è caratterizzata dalla difficoltà, parziale o totale, ad ottenere o mantenere un'erezione soddisfacente durante il rapporto sessuale, correlata o meno ad un calo del desiderio.

    La disfunzione erettile non è, invece, direttamente correlata all’infertilità. Se ci sono spermatozoi nell’eiaculato, infatti, anche nei casi più gravi è possibile comunque instaurare una gravidanza, ad esempio tramite fecondazione assistita.

    Si parla di disfunzione erettile primaria o permanente nei casi in cui il paziente non sia mai riuscito a raggiungere l’erezione nel corso della propria vita, mentre di secondaria o acquisita, quando questo fenomeno insorge in pazienti che in passato riuscivano ad avere un erezione. La seconda tipologia è di gran lunga quella più diffusa.

    La disfunzione erettile interessa circa la metà degli uomini nella fascia di età compresa tra i 50 e i 60 anni, ma può insorgere anche in età giovanile, intorno ai 20 o 30 anni. Nei giovani, tuttavia, le cause tendono ad essere differenti rispetto a quelle dei pazienti più anziani.

    Si stima che la disfunzione erettile interessi oggi circa 322 milioni di uomini nel mondo e circa 3 milioni e mezzo in Italia. È importante sottolineare che non si tratta di una malattia a sé stante, ma di un sintomo che può indicare altre problematiche di salute.

    Ecco perché è fondamentale non vivere la disfunzione erettile come un tabù, in quanto rappresenta un'opportunità preziosa per individuare precocemente patologie importanti.

Quali sono le cause della disfunzione erettile?

  • Quando la disfunzione erettile si manifesta in modo occasionale, non deve essere motivo di preoccupazione. Tuttavia, quando questa tende a presentarsi spesso o in maniera permanente, vale la pena indagare le possibili cause.

    Esistono numerose cause che possono portare alla disfunzione erettile, ciascuna legata a meccanismi specifici che possono essere di natura mentale o psicologica, organica, vascolare oppure legate agli ormoni o, ancora, a particolari tipologie di farmaci.

    Disfunzione erettile: cause psicologiche

    Tra le cause psicologiche della disfunzione erettile, ansia, stress e depressione giocano un ruolo chiave. La tensione emotiva, infatti, provoca l’attivazione eccessiva del sistema nervoso simpatico, interferendo con i meccanismi naturali dell’erezione.

    Particolarmente frequente è l’ansia da prestazione, comune soprattutto nei giovani uomini, spesso scatenata da esperienze negative precedenti o da situazioni percepite come particolarmente stressanti. Inoltre, anche la disfunzione erettile situazionale, ovvero quella legata ad un particolare luogo, partner o momento, riguarda spesso gli uomini in età giovanile ed è di tipo psicologico.

    Da segnalare infine, seppur non ci sia una vera e propria correlazione tra disfunzione erettile e masturbazione, la disfunzione erettile causata da un abuso di pornografia, che nel tempo può portare ad una risposta ridotta agli stimoli sessuali.

    Disfunzione erettile: cause endocrine o ormonali

    Le cause endocrine o ormonali della disfunzione erettile comprendono, invece, l’ipogonadismo, cioè la diminuzione dei livelli di testosterone. Il testosterone basso, infatti, è uno dei primi fattori che conducono alla riduzione della libido e della capacità erettile. In questo senso, la disfunzione erettile può essere identificata anche tra i primi sintomi dell’andropausa.

    Anche l’iperprolattinemia, caratterizzata da un eccesso di prolattina, compromette la libido e può portare a deficit erettile, oltre che all’infertilità.

    Disfunzione erettile: cause organiche

    Alcune patologie e condizioni come la Sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la malattia di Alzheimer, l’insufficienza renale cronica, la malattia di Peyronie, la sindrome di Cushing, l'iperplasia prostatica benigna (IPB), l'infiammazione della prostata (prostatite) e le lesioni a carico dei nervi possono influenzare comparsa della funzione erettile.

    Inoltre, anche l’aterosclerosi, l’ipertensione e il diabete sono condizioni che limitano l’afflusso di sangue verso il pene e, quindi, possono impedire il mantenimento dell’erezione.

    Infine, pazienti con una storia di infarto o ictus hanno un rischio significativamente più alto di sviluppare questo disturbo rispetto alla popolazione generale.

    Disfunzione erettile da farmaci

    Dal punto di vista dei farmaci che possono interferire con l’erezione, alcune categorie di antipertensivi (come il Tripliam, diuretici, psicofarmaci, sedativi, antistaminici, corticosteroidi e terapie ormonali) possono alterare la funzione sessuale sia direttamente che indirettamente, riducendo la libido, interferendo con i livelli ormonali e causando disfunzione erettile.

    Inoltre, anche alcune terapie per il cancro alla prostata ed altre tipologie di neoplasie possono interferire con la capacità di erezione. 

Disfunzione erettile: fattori di rischio

  • ​Oltre alle cause, esistono anche condizioni predisponenti per la disfunzione erettile strettamente legate a comportamenti e stili di vita dannosi.

    Tra questi, il fumo rappresenta uno dei fattori più importanti. I fumatori regolari mostrano un rischio significativamente maggiore di sviluppare deficit erettile rispetto ai non fumatori, a causa dell’effetto negativo che il fumo esercita sulla circolazione sanguigna.

    Analogamente, l’obesità, l’alcolismo cronico e l’abuso di sostanze stupefacenti possono peggiorare la funzione erettile, comportando l’insorgenza di patologie vascolari e neurologiche.

Disfunzione erettile: tutti i sintomi da non sottovalutare

  • ​La disfunzione erettile può manifestarsi con sintomi diversi, a seconda del momento del rapporto sessuale in cui sorgono le difficoltà.

    Tra le situazioni più comuni troviamo la mancata erezione fin dall’inizio del rapporto, un’erezione debole o difficoltosa durante la penetrazione, oppure la perdita dell’erezione dopo che la penetrazione è già avvenuta.

    Ai sintomi fisici della disfunzione erettile possono essere associati anche a sintomi psicologici come bassa autostima, senso di frustrazione e problemi relazionali, che possono avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre.

    Talvolta la disfunzione erettile si accompagna a una mancanza totale di erezioni spontanee notturne o mattutine, intorpidimento nella zona delle natiche o genitale, crampi alle gambe durante l’attività fisica che svaniscono con il riposo, e dita dei piedi fredde e dal colorito bluastro. Questi episodi sono solitamente associati a cause organiche.

    Nonostante ciò, nella maggior parte dei casi, la disfunzione erettile è perfettamente gestibile grazie a trattamenti specifici. Essenziale, dunque, resta ottenere una diagnosi accurata per individuare la terapia più efficace.

Esami da fare e a chi rivolgersi per una corretta diagnosi di disfunzione erettile

  • ​Il medico specializzato nella cura della disfunzione erettile e delle condizioni che riguardano l'apparato riproduttivo maschile è l’andrologo, mentre l’urologo si occupa principalmente delle malattie che riguardano l’apparato urinario, sia maschile che femminile.

    Durante la Visita Andrologica, prenotabile in qualsiasi città sul portale di CupSolidale, il medico curante dopo un'accurata anamnesi, in cui valuterà eventuali fattori predisponenti o condizioni croniche già note, e l’esame obiettivo, può suggerire diversi esami da fare per capire la causa scatenante della disfunzione erettile.

    Tra gli esami diagnostici più comuni per la disfunzione erettile vi sono quelli del sangue, come la glicemia e il profilo lipidico, alcuni esami ormonali come il dosaggio del testosterone e la valutazione del PSA (antigene prostatico specifico), utile per escludere patologie prostatiche come ipertrofia o neoplasie.

    Lo specialista potrebbe decidere anche di procedere con un ecocolordoppler penieno, un esame diagnostico non invasivo e altamente informativo che valuta in tempo reale il flusso sanguigno arterioso e venoso e la struttura interna del corpo cavernoso, fornendo indicazioni precise su eventuali disfunzioni vascolari.

    Infine, lo specialista potrebbe suggerire al paziente che riferisce disfunzione erettile, l’uso di un dispositivo specifico da impiegare durante il sonno, in grado di registrare e monitorare il numero e la qualità delle erezioni spontanee notturne.

    Questo test aiuta a distinguere tra cause psicologiche e cause organiche, fornendo ulteriori informazioni preziose per indirizzare correttamente il percorso terapeutico successivo.

Disfunzione erettile: come si cura?

  • ​Il trattamento della disfunzione erettile dipende innanzitutto dalla causa specifica che ne ha provocato l'insorgenza. I farmaci rappresentano generalmente il primo approccio per la cura della disfunzione erettile.

    I medicinali di prima linea sono gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (ad esempio sildenafil, tadalafil e vardenafil, noti anche con i nomi commerciali Viagra, Cialis, Levitra e Spedra), che vanno assunti 30-60 minuti prima del rapporto e agiscono aumentando il flusso di sangue all’organo sessuale maschile fino a 36 ore dopo l’assunzione, facilitando così l'erezione sotto stimolazione.

    Quando i trattamenti di prima linea non risultano efficaci, provocano effetti collaterali o presentano controindicazioni mediche specifiche, è possibile optare per farmaci di seconda linea. Si tratta di farmaci vasoattivi che possono essere somministrati tramite iniezioni intracavernose o per via intrauretrale. Questa modalità di trattamento è generalmente ben tollerata e offre ottimi risultati anche in pazienti refrattari ad altri approcci terapeutici.

    Sia i farmaci di prima linea che quelli di seconda linea per la cura della disfunzione erettile necessitano di ricetta medica ed è importante stabilire con il curante la durata del trattamento e la posologia, che varia da paziente a paziente.

    Nei casi di disfunzione erettile di origine vascolare, il trattamento farmacologico può essere integrato con approcci meccanici e fisici. Tra questi, il vacuum device, che induce l’erezione mediante aspirazione del sangue all’interno dei corpi cavernosi, rappresenta una soluzione efficace.

    Altro trattamento innovativo e non invasivo è rappresentato dalle onde d’urto a bassa intensità, in grado di migliorare significativamente il microcircolo penieno e, di conseguenza, la disfunzione erettile. Questo trattamento, indolore e senza effetti collaterali, risulta utile anche per i pazienti sottoposti a prostatectomia radicale, aiutando a ripristinare progressivamente le erezioni spontanee e quelle mattutine.

    Nel caso in cui la disfunzione erettile sia causata da iperplasia prostatica benigna, i trattamenti farmacologici e gli integratori per la prostata come Urogermin possono essere utili anche contro la disfunzioni erettile scatenata di conseguenza.

    Per i pazienti giovani con disfunzione erettile prevalentemente di origine psicologica, spesso vengono suggerite terapie psico-sessuologiche. Con il supporto di un Medico Sessuologo il paziente può, infatti, superare ansia da prestazione, stress o altri fattori emotivi che impediscono il normale funzionamento della risposta erettile. Anche la Psicoterapia di Coppia in alcuni casi trova applicazione per la disfunzione erettile, soprattutto se la causa è di tipo relazionale.

    Infine, nei casi più gravi oppure quando le altre terapie per la disfunzione erettile falliscono o risultano impraticabili, si può ricorrere all’intervento chirurgico per l’impianto di una protesi peniena. Le protesi possono essere malleabili o gonfiabili, e garantiscono una cura definitiva e altamente soddisfacente per la maggior parte dei pazienti trattati.

    Questo approccio chirurgico può essere valutato e proposto in qualsiasi fase del percorso terapeutico, qualora se ne ravvisi l’opportunità clinica.

Disfunzione erettile: i rimedi naturali e “della nonna” funzionano davvero?

  • ​I rimedi naturali o “della nonna” riguardanti la disfunzione erettile includono un'alimentazione sana, l'esercizio fisico regolare, il mantenimento di un peso corporeo adeguato e la gestione dello stress tramite lo Yoga o la mindfulness, che possono migliorare il benessere generale dell’individuo e, di conseguenza, anche le problematiche di erezione.

    Per quanto riguarda, invece, i rimedi fitoterapici per la disfunzione erettile, disponibili spesso sottoforma di integratori, creme o pillole a base di Ginkgo biloba, L-Arginina, Maca, Damiana e Ginseng e venduti sia in farmacia che sul web senza alcun tipo di ricetta, la loro efficacia è oggetto di controversia.

    Non esiste, infatti, una correlazione provata tra l’assunzione di tali rimedi e il miglioramento delle erezioni. Gli studi effettuati fino a questo momento sono risultati spesso poco chiari e inconcludenti. In molti casi, infatti, si pensa che l'efficacia di questi rimedi sia da attribuire ad un effetto placebo.

    In caso di disfunzione erettile, rivolgersi tempestivamente ad un medico specialista rimane, quindi, il primo passo da compiere, sia per chiarire le cause specifiche del problema sia per identificare la strategia terapeutica più appropriata.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2025-05-30
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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