Studio dell'età ossea cos'è?
L’età ossea è un indice generale di crescita, molto importante in pediatria (in particolare in auxologia, branca della pediatria
che si occupa della crescita dei bambini e degli adolescenti). Durante la
crescita lo scheletro umano cambia e questi cambiamenti sono visibili mediante
una semplice radiografia:
Alla nascita lo scheletro è composto da diverse ossa lunghe
e da moltissime strutture cartilaginee, che col tempo si ossificano, con la
pubertà la maturazione ossea accelera fino a che le ossa dello scheletro
assumono la conformazione e le dimensioni degli adulti: la cartilagine diviene
più sottile fino a sparire, segnando la fine della crescita.
Nella prima infanzia l’età ossea si valuta su gomito e
ginocchio, mentre nelle epoche successive si esegue per convenzione una
radiografia standard di polso e mano sinistra, che viene poi confrontata con le
immagini di un atlante (di solito il “Greulich and Pyle Atlas “). Durante il
calcolo e nel referto l’età ossea può risultare: avanzata, ritardata e
inferiore o superiore a quella anagrafica.
In radiologia la tecnica di diagnostica per immagini utilizzata si basa sull'interazione tra un fascio di fotoni (raggi X) diretti da una sorgente verso un ricettore, e la materia interposta (corpo biologico). Gli atomi del corpo impedi scono ai fotoni di raggiungere il ricettore, riproducendo dunque un’immagine fedele del corpo, in “negativo”.
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.