Cerchiamo di capire innanzitutto il Pap test cos'è e come viene effettuato.
Il Pap test è uno dei due esami inseriti dal Servizio Sanitario Nazionale nel programma di screening per la prevenzione del tumore alla cervice o collo dell'utero.
L'altro è l’HPV test e serve a individuare il Papilloma virus.
Il termine “Pap” deriva dal nome del suo inventore, il dottor George Nicholas Papanicolaou, il quale pubblicò, nel 1923, un articolo in cui spiegava come effettuare il test.
Il Pap test fa male? Può essere pericoloso?
No, a parte un lieve fastidio dovuto a sensibilità individuale, questo rapidissimo esame non è né doloroso né rischioso.
Terminata la visita, non è richiesto alcun periodo di osservazione e si possono riprendere immediatamente le proprie attività.
Il Pap test come si fa?
Il medico, utilizzando lo speculum, dilata l'apertura vaginale e vi introduce, con molta delicatezza, uno strumento con cui preleva del muco dal collo dell'utero.
I campioni prelevati vengono inviati in laboratorio e sottoposti a esame citologico che, tramite la colorazione delle cellule ideata da Papanicolau, permette di identificare eventuali anomalie.
Pap test a cosa serve?
Il Pap test è un esame semplice, rapido e non invasivo, fondamentale per identificare precocemente un tipo di tumore della cervice uterina che, senza prevenzione, può rivelarsi mortale.
L’analisi consente di individuare eventuali anomalie nelle cellule e in caso positivo di valutare l’entità del danno.
Questi motivi dovrebbero essere sufficienti per convincere tutte le donne dai 20 anni in sù a sottoporsi a un test che, come ci spiega il dottor Armando Sarti, consulente medico di CupSolidale, nasce “per lo screening dei tumori della cervicale uterina" ma permette di rilevare anche "infezioni fungine – come la Candida – o da batteri – ad esempio la Gardnerella vaginalis – oppure da virus – Herpes e altri – ma anche da protozoi – Trichomonas”.