Ecografia come funziona?
L’Ecografia è una tecnica diagnostica basata sugli ultrasuoni. A seconda della consistenza dei tessuti penetrati, gli ultrasuoni vengono riflessi differentemente e sviluppati dalla macchina attraverso impulsi elettrici in un’immagine su monitor. In questo modo è possibile esaminare e quindi distinguere raccolte solide o gassose e analizzare le eventuali alterazioni strutturali degli organi solidi. Gli ultrasuoni, generati nella sonda dell’Ecografo, che è quel dispositivo che il medico tiene in mano, si spostano come onde d’acqua prodotte da un sasso gettato in uno stagno e, come queste, se trovano un ostacolo, tornano indietro. Conoscendo la velocità con la quale gli ultrasuoni si muovono, e misurando il tempo trascorso dal momento in cui sono stati prodotti a quello in cui la sonda sente gli echi di ritorno, la macchina è in grado di misurare la distanza dell’ostacolo che ha provocato l’eco. Gli ostacoli che gli ultrasuoni incontrano nel corpo umano, sono gli organi interni che avendo struttura e natura differenti rimandano gli echi in misura diversa.
L’ecografia ostetrica è un esame che permette di visualizzare su uno schermo il feto contenuto
nell'utero materno, tramite l’utilizzo di una sonda che, appoggiata
sull'addome della madre, manda sullo stesso feto onde sonore ad alta
frequenza, del tutto innocue. Si tratta di un esame sicuro, preciso e non
invasivo. L'ecografia morfologica/mofocheck, viene eseguita fra la 20° e la
23° settimana di gestazione, durante il secondo trimestre di gravidanza.
Valuta le misure e la forma del feto per escludere o accertare la presenza di
malformazioni. Con questa ecografia si misurano alcuni parametri, come la
circonferenza cranica e quella addominale, la struttura ossea degli arti, il
posizionamento della placenta, la quantità di liquido amniotico, ed
eventualmente il sesso del feto.
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale. Data ultimo aggiornamento: 2025-09-18