Ecografia addome superiore cos'è?
È un'indagine diagnostica che si basa sull'emissione di
ultrasuoni, i quali non sono radiazioni e non provocano danno all'organismo.
Viene condotta mediante focalizzazione spaziale secondo i vari piani anatomici
dell'organo. Le registrazioni ottenute, proiettate su un monitor, sono dette
immagini ecografiche. L’ecografia può anche essere eseguita in gravidanza e
sull'addome inferiore.
Sintomi:
L’ecografia addome superiore consente di valutare lo stato
di salute di fegato, pancreas, milza, reni, colecisti e vie biliari, ma anche
dei grossi vasi addominali, dei linfonodi e del peritoneo. Grazie all’ecografia
dell’addome superiore è possibile individuare o monitorare eventuali anomalie
(es. un tumore).
Ecografia addome superiore come si svolge?
Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino; la procedura
non è dolorosa e prevede lo scorrimento manuale della sonda ecografica
sull'addome superiore preventivamente cosparso di un gel trasparente che
agevola il passaggio degli ultrasuoni. Il medico potrà invitare il paziente a
trattenere il fiato, oppure a cambiare posizione, per mettere meglio in
evidenza alcuni organi da esaminare.
Preparazione, cosa si può mangiare?
Per l'ecografia dell'addome superiore può essere utile
prepararsi con una dieta leggera nei giorni precedenti. È necessario mantenere
il digiuno nelle sei ore precedenti l'esame.
Questo esame non è doloroso e non comporta rischi perché non
sfrutta radiazioni ionizzanti ma onde a ultrasuoni, innocue per l'organismo.
Elastografia cos'è?
L'Elastografia è una metodica diagnostica ad ultrasuoni in grado di valutare in modo non invasivo il grado di elasticità dei tessuti. Al pari dell’ecografia, della quale è complementare e dalla quale non può prescindere, è innocua e fornisce informazioni in tempo reale.
L’applicazione in campo medico dell'elastografia parte da due presupposti fondamentali: il primo che esistono differenze significative nelle proprietà meccaniche dei vari tessuti; il secondo che molte patologie determinano un cambiamento dell’elasticità tessutale. In linea di massima i tessuti “benigni” hanno caratteristiche “elastiche”; al contrario i tessuti “rigidi” sono usualmente considerati espressione di tumori o processi infiammatori cronici.
Per questo motivo, la “palpazione” eseguita durante una visita medica è sempre stata considerata di fondamentale importanza nell’identificare un processo patologico. I limiti della palpazione manuale sono tuttavia la soggettività e l’impossibilità di identificare le diverse componenti tessutali.
L’Elastografia si propone pertanto come una tecnica di “palpazione elettronica” in grado di analizzare sistematicamente le differenze strutturali dei tessuti (es. elastografia epatica, tiroide, prostatica, mammaria ecc.), specie in aree non adeguatamente valutabili con il solo esame clinico medico (es. il fegato). L’elastografia è infatti altamente sensibile ai cambiamenti strutturali che accompagnano processi fisiologici e patologici.
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale. Data ultimo aggiornamento: 2025-09-18