In radiologia la tecnica di diagnostica per immagini utilizzata si basa sull’interazione tra un fascio di fotoni (raggi X) diretti
da una sorgente verso un ricettore, e la materia interposta (corpo biologico).
Gli atomi del corpo impediscono ai fotoni di raggiungere il ricettore, riproducendo
dunque un’immagine fedele del corpo, in “negativo”.
Le proiezioni oblique della colonna sono l’esame
radiografico dei tratti: cervicale (vedi rachide
cervicale), dorsale (vedi rachide dorsale)
e lombosacrale (vedi rachide lombosacrale)
della colonna. Esso è adatto ad
evidenziare i forami di coniugazione, ove decorrono radici nervose e vasi.
Permette di osservare restringimenti di varia natura (frequentemente su base
artrosica) o altre irregolarità che possono causare compressione su strutture
vascolari o nervose e conseguenti importanti sintomi deficitari quali
parestesie o paresi a carico degli arti superiori, vertigini o altro.
Il paziente verrà posto su una pedana che verrà movimentata
dal tecnico di radiologia per il corretto posizionamento. Lo specialista
eseguirà due proiezioni oblique, una per lato. Si consiglia di adoperare abiti
comodi e di non indossare oggetti metallici (collane, anelli, piercing).
L'esame radiologico è un esame non doloroso, non invasivo e di breve durata. In
caso di gravidanza è necessario mettere al corrente il personale.
Gli effetti delle radiazioni sull'organismo sono ormai noti
come i potenziali rischi, ma le dosi di radiazioni e il tempo di esposizione si
sono ridotti significativamente rispetto agli anni passati. L'uso di
apparecchiature radiologiche di ultima generazione, di tipo digitale, e le
nuove procedure di schermatura per proteggere le parti più radiosensibili
dell'organismo hanno ridimensionato ulteriormente i rischi. Tecniche simili a
questa sono l’rx colonna cervicale proiezioni oblique, rx rachide lombosacrale
in due proiezioni, rx rachide lombo sacrale dinamico, rx rachide morfodinamico,
ecc.
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale. Data ultimo aggiornamento: 2025-09-18