Tipologia
A differenza di quanto avviene per Moderna e Pfizer, il vaccino anti-Covid Astra Zeneca si fonda sulla tecnologia a vettore virale che consiste nell’inserire il materiale genetico della proteina S in un virus responsabile del comune raffreddore negli scimpanzè.
Questo adenovirus indebolito e innocuo per il genere umano funge perciò da navicella che trasporta nelle cellule umane il codice genetico delle proteine Spike del virus SARS-CoV-2 contro le quali si innesca la produzione di anticorpi. La vaccinazione consente poi di attivare cellule immunitarie dotate di memoria perciò nel caso in cui l’individuo tornasse di nuovo in contatto con il virus, il sistema immunitario sarà in grado di riconoscere e attivare la produzione di anticorpi.
La vaccinazione con vaccino AstraZeneca perciò non può provocare l’infezione da SARS-CoV-2 né la malattia COVID-19.
Conservazione
Rispetto a Pfizer e Moderna, il vaccino Covid AstraZeneca ha una conservazione più semplice, giacché richiede una temperatura fra 2°C e 8°C simile a quella dei normali frigoriferi di casa.
Somministrazione
Il vaccino AstraZeneca va somministrato con iniezione intramuscolare in 2 dosi a distanza di 4 - 12 settimane. Gli ultimi dati raccolti (febbraio 2021) sembrerebbero indicare un’efficacia maggiore (dell’82%) quando la seconda dose viene somministrata nel corso della dodicesima settimana.
Nel bugiardino di Vaxzevria o AstraZeneca si legge che al momento non ci sono dati disponibili su l'intercambiabilità di Vaxzevria con altri vaccini anti-Covid 19 e quindi chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca deve ricevere la seconda dose dello stesso vaccino che per completare il ciclo di vaccinazione.
Efficacia
L’efficacia del vaccino è intorno al 60% dopo la prima dose, attestandosi intorno all'80%dopo laseconda dose. Su questo punto è importante tener presente che, anche se l’efficacia del vaccino AstraZeneca sembrerebbe inferiore ai vaccini a base di mRNA, si tratterebbe di una minor efficacia nel ridurre le “infezioni sintomatiche” che non penalizza però la riduzione delle ospedalizzazioni.
Uno studio condotto dalla Sanità Pubblica in Scozia (ancora suscettibile di revisione) suggerirebbe addirittura una riduzione delle ospedalizzazioni del 94% per Astra Zeneca dopo una sola dose (mentre Pfizer e Moderna si fermano all’84%). Tuttavia studi comparativi tra i vari vaccini in circolazione sono ancora in corso e quindi al momento è difficile stabilire con assoluta certezza quale sia il più efficace in assoluto.
Per chi è indicato
Autorizzato a partire dai 18 anni di età, fino a poco tempo fa presentava un vincolo per gli over 65. Limite che è stato poi rimosso estendendo l’autorizzazione alla sua somministrazione a tutta la popolazione maggiorenne, con esclusione di quelli identificati come estremamente vulnerabili.
Effetti collaterali
Le reazioni avverse più frequenti sono:
- febbre
- mal di testa
- dolori muscolari e articolari
- nausea o vomito
Anche se per Astra Zeneca/ VAXZEVRIA si è spesso parlato di reazioni avverse più frequenti, le analisi adesso disponibili mostrano che si tratta comunque di effetti lievi e moderati, destinati a sparire nel giro di pochi giorni.
Molto raramente è stata osservata una combinazione di trombosi e trombocitopenia (carenza di piastrine nel sangue) accompagnata da sanguinamento in seguito alla vaccinazione con AstraZeneca/Vaxzevria. La maggior parte di questi casi si è verificata entro i 14 giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore ai 55 anni.
Molto si è discusso su questi eventi trombotici dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Sono in corso analisi e studi scientifici per stabilire che vi sia effettivamente un nesso causale e quale sia il meccanismo che lo determina.
Tuttavia è bene specificare che si tratta di eventi rarissimi. I numeri(su 25 milioni di vaccinati 18 sono stati i casi di trombosi fatali) riferiscono di una probabilità talmente bassa da essere paragonabile a quella dei farmaci più comuni ma soprattutto è di gran lunga inferiore a quella di morire di Covid 19 (che sopra i 65 anni di età è di circa 1 su 100).
Questo significa che i benefici offerti dal vaccino AstraZeneca sono di gran lunga superiori agli eventuali rischi.
L’Ema, l’ente europeo preposto alla valutazione di efficacia e rischi dei farmaci, non ha fissato un limite di età per la somministrazione del vaccino Astra Zeneca, lasciando i paesi europei liberi di applicare eventuali restrizioni. In Italia il Ministero della Salute ha stabilito che il vaccino AstraZeneca sarà raccomandato per chi ha più di 60 anni di età, in linea con quanto stabilito da altri paesi, come Germania, Olanda e Belgio.