Le indicazioni mediche principali per sottoporsi a onde d'urto focali riguardano il trattamento di patologie muscoloscheletriche croniche e acute, tra cui tendiniti, tendinopatie (spalla, gomito, anca, ginocchio, piede), calcificazioni intratendinee, fascite plantare (con o senza spina calcaneare), pseudoartrosi, borsiti, edema intraspongioso e ritardi di consolidazione ossea. Le onde d'urto focali sono particolarmente utili anche per stimolare la rigenerazione tissutale in presenza di lesioni difficili da curare o dopo interventi chirurgici per favorire la riabilitazione.
Sono indicate per adulti con patologie croniche resistenti ad altri trattamenti conservativi, previa valutazione medica e diagnosi specifica tramite esami come ecografia, radiografia o risonanza magnetica. L’azione principale è di tipo meccanico e biologico, stimolando la riparazione e riducendo dolore e infiammazione senza effetti termici o traumatizzanti ai tessuti.
Controindicazioni assolute all’utilizzo delle onde d’urto focali includono la gravidanza, presenza di tumori in sede di trattamento, coagulopatie non compensate, presenza di organi cavi e strutture sensibili nel campo focale (es. polmoni, cervello, midollo spinale, gonadi). Controindicazioni relative riguardano l'uso di pacemaker o elettrostimolatori, condizioni di coagulazione compromessa o vicinanza a cartilagini in sviluppo.
In sintesi, le onde d’urto focali rappresentano una terapia non invasiva, efficace e sicura per diverse patologie ortopediche, soprattutto in caso di processi infiammatori, dolorosi e di lenta guarigione dei tessuti muscoloscheletrici.