Scleroterapia

Tutto su Scleroterapia: cos'è, perché si fa, come si svolge, cosa valuta e come arrivare preparati.

Scleroterapia cos'è?

La scleroterapia consiste nell’iniezione all’interno di una vena di un liquido che distrugge il vaso malato, facilita il riassorbimento della fibrosi con successiva scomparsa visiva della stessa. Le situazioni che più spesso la richiedono sono le vene varicose (o varici), le teleangectasie e le emorroidi.

La scleroterapia è, ad esempio, molto utili nel trattamento dei capillari, riduce infatti i sintomi, migliora l’aspetto estetico e può essere ripetuta nel tempo. L'esame non presenta particolari controindicazioni.

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Domande Frequenti su Scleroterapia

La scleroterapia è un trattamento medico mini-invasivo che consiste nell’iniezione di una sostanza sclerosante direttamente nelle vene varicose o nei capillari dilatati, con lo scopo di irritare e chiudere la parete venosa, favorendone il riassorbimento e la scomparsa. Serve principalmente a trattare vene varicose, microvarici, teleangectasie (capillari visibili) e malformazioni vascolari, riducendo sia l’impatto estetico che i sintomi correlati come pesantezza, gonfiore e bruciore alle gambe. È utilizzata sia in ambito estetico che terapeutico, ad esempio nelle varici degli arti inferiori e nelle varici gastroesofagee. Il trattamento è generalmente eseguito in ambulatorio, senza anestesia e con risultati duraturi, richiedendo più sedute a seconda dell’estensione delle varici. Spesso è consigliata la compressione con calze elastiche dopo la terapia per migliorare i risultati e prevenire complicanze.

La scleroterapia è un trattamento medico mini-invasivo principalmente utilizzato per eliminare capillari dilatati (teleangectasie) e piccole o medie vene varicose sulle gambe. Consiste nell’iniezione di una soluzione sclerosante che provoca l’irritazione e la chiusura delle pareti venose, portando al loro graduale riassorbimento da parte dell’organismo. Questo trattamento migliora sia l’aspetto estetico della pelle, riducendo inestetismi come i capillari evidenti, sia i sintomi associati alle vene varicose, come dolore, gonfiore, pesantezza e bruciore alle gambe.

La scleroterapia è indicata per chi soffre di insufficienza venosa cronica lieve o capillari visibili che causano disagio estetico o sintomatico. Viene effettuata in ambulatorio da un medico specialista (angiologo o chirurgo vascolare) con più sedute programmate in base alla gravità del problema. Favorisce un miglioramento visibile già dopo poche settimane e contribuisce a recuperare gambe dall’aspetto più sano e giovane.

Indicazioni generali importanti sono:

  • evitare il trattamento nei mesi estivi, per minimizzare la vasodilatazione causata dal caldo;

  • evitare la scleroterapia durante il ciclo mestruale, secondo indicazioni per le donne.

In sintesi, la scleroterapia è efficace e sicura per il trattamento sia delle teleangectasie che di vene varicose di piccolo e medio calibro, con benefici estetici e sintomatici evidenti.

La scleroterapia generalmente non è dolorosa, anche se la sensibilità può variare da persona a persona. Durante la procedura si avverte solitamente un leggero fastidio o pizzicore al momento della puntura con ago sottile e una sensazione di bruciore locale causata dall'iniezione del farmaco sclerosante, che tende a durare pochi minuti. Il dolore è paragonabile o inferiore a quello di una normale iniezione intramuscolare. Dopo il trattamento possono comparire arrossamenti, piccoli lividi o gonfiore nell’area trattata, che si risolvono spontaneamente.

La scleroterapia si esegue in ambulatorio senza necessità di anestesia e permette di tornare rapidamente alle normali attività quotidiane, con alcune precauzioni post-trattamento come evitare l’esposizione al sole e indossare calze elastiche compressive per qualche giorno. In base alla risposta e alla gravità delle varici o capillari, possono essere necessarie più sedute per ottenere risultati ottimali.

In sintesi, la scleroterapia è un trattamento poco doloroso e ben tollerato, con possibili sensazioni di bruciore temporanee ma generalmente senza dolore intenso o complicanze importanti.

Dopo una seduta di scleroterapia, possono insorgere alcuni effetti collaterali, generalmente lievi e temporanei. I più comuni includono arrossamento, gonfiore, ecchimosi e sensazione di bruciore nella zona trattata. In alcuni casi, possono verificarsi iperpigmentazioni temporanee, prurito o irritazione cutanea. Raramente, si possono avere reazioni allergiche o formazioni di coaguli. È importante seguire le istruzioni del medico per minimizzare questi effetti.

I primi risultati della scleroterapia sono generalmente visibili dopo 3-6 settimane, a seconda della dimensione dei vasi trattati. Se si tratta di vasi più grandi, potrebbe essere necessario attendere 3-4 mesi per notare miglioramenti significativi. Di solito, più sedute possono essere necessarie per ottenere i risultati desiderati, con un intervallo di circa 20-30 giorni tra una seduta e l'altra.

Generalmente, per ottenere risultati soddisfacenti con la scleroterapia sono necessarie da 2 fino a 8-10 sedute, a seconda dell'estensione e del tipo di vene o capillari da trattare. In media, molte fonti indicano che 4-5 sedute sono sufficienti nella maggior parte dei casi per un buon miglioramento estetico, mentre altre evidenziano che per capillari più diffusi o vene di calibro maggiore il trattamento può richiedere fino a 8-10 sedute. Le sedute vanno distanziate di circa 15-20 giorni per permettere la guarigione e la valutazione dei risultati.

La durata di ogni seduta varia tra 15 e 60 minuti a seconda del numero e della grandezza delle vene da trattare. Il numero esatto di sedute è personalizzato dopo valutazione medica, poiché dipende da fattori come il numero dei vasi, la loro estensione e la risposta individuale.

Dopo ogni seduta, il paziente deve seguire alcune indicazioni come indossare calze a compressione e evitare esposizione a calore e sole per favorire la guarigione e migliorare i risultati. Le sedute sono generalmente ben tollerate e poco dolorose, con eventuale lieve fastidio locali transitori.

In sintesi, come indicazione generale, sono necessarie almeno 2-3 sedute per vedere miglioramenti iniziali, ma un ciclo completo può richiedere da 4 a 10 sedute, con pause di circa 15-20 giorni tra una e l’altra.

La scleroterapia è controindicata in presenza di alcune condizioni di salute che possono aumentare i rischi o ridurre l'efficacia del trattamento. Controindicazioni assolute includono: gravidanza e allattamento, malattie sistemiche non compensabili come epatopatie e nefropatie scompensate, diabete non controllato, infezioni locali o generalizzate, coagulopatie ad alto rischio tromboembolico, episodi recenti di tromboflebite o trombosi venosa profonda, neoplasie in fase acuta, allergie agli sclerosanti, insufficienza cardiaca grave, immobilità o difficoltà di deambulazione, e occlusione arteriosa periferica grave.

Inoltre, è necessario evitare la scleroterapia durante febbri, asma bronchiale attiva, miocardite, patologie tiroidee gravi, tubercolosi, e in presenza di shunt destro-sinistro sintomatici nel caso della scleroterapia con schiuma. Ogni paziente deve essere valutato individualmente con visita angiologica ed ecocolordoppler per accertare l'idoneità al trattamento e identificare patologie venose importanti che ne sconsiglino l'esecuzione.

Infine, il periodo estivo è sconsigliato per la scleroterapia a causa del calore e dell'esposizione solare che possono favorire complicanze cutanee e vanificare l'effetto terapeutico.

Una seduta di scleroterapia dura generalmente tra i 20 e i 45 minuti, a seconda dell'estensione della zona da trattare e del numero di vene coinvolte. La procedura è indolore e non richiede anestesia, con leggeri fastidi come un pizzicore o un leggero bruciore. Le sedute successive devono essere distanziate di almeno 20 giorni per evitare complicazioni e garantire l'efficacia del trattamento.

Prima della scleroterapia è fondamentale sottoporsi a una visita medica angiologica con ecocolordoppler venoso per valutare lo stato delle vene e accertare l'idoneità al trattamento. È necessario acquistare una calza elastica compressiva che verrà indossata subito dopo la procedura. Prima del trattamento è consigliabile evitare l'applicazione di creme o oli, depilare con cautela la zona interessata ed indossare abiti comodi e larghi. Alcuni farmaci, come anticoagulanti o anti-infiammatori, potrebbero dover essere sospesi su indicazione medica per ridurre il rischio di complicanze.

Dopo la scleroterapia, è essenziale indossare la calza elastica compressiva per almeno 7-10 giorni, camminare regolarmente per stimolare la circolazione e evitare l'esposizione prolungata al sole, lampade abbronzanti, bagni caldi e saune per almeno una settimana per prevenire inestetismi cutanei e complicazioni. Non sono richieste restrizioni nell’attività quotidiana, anzi il movimento è incoraggiato. Inoltre, è bene monitorare eventuali sintomi come gonfiore intollerabile, dolore, o alterazioni del colore del piede e segnalare al medico se persistono.

La scleroterapia è controindicata in gravidanza, allattamento, trombosi venosa, allergie agli sclerosanti, diabete non compensato e altre patologie sistemiche valutate dal medico.

La scleroterapia è una procedura medica eseguita da specialisti qualificati in due principali aree mediche: dermatologia e chirurgia vascolare. Gli operatori di solito sono dermatologi e chirurghi vascolari, che hanno una formazione specifica nella gestione delle patologie venose e dei problemi circolatori. È importante rivolgersi a centri qualificati e riconosciuti per garantire l'uso di tecniche moderne e materiali sicuri. Questi professionisti possono gestire eventuali complicazioni e monitorare i risultati a lungo termine, fornendo consigli personalizzati sul percorso di cura.

Dopo la scleroterapia, è consigliabile indossare le calze elastiche contenitive per un periodo che varia da 1 a 3 settimane. In genere, si raccomanda di indossarle per almeno 2 settimane per favorire il processo di riassorbimento delle vene trattate. Le calze possono essere tolte durante la notte dopo le prime 48 ore in alcuni casi, ma è importante seguire le indicazioni specifiche del medico.

In generale, le soluzioni utilizzate nella scleroterapia contenuto diversi agenti sclerosanti. Tra i più comuni ci sono:

  • Polidocanolo: noto anche come lauromacrogol 400, è un agente detergente.

  • Sodio salicilato: è un agente osmotico.

  • Glicerina cromata: un'altra soluzione osmotica.

  • Schiume sclerosanti: sono combinazioni di sclerosanti in forma aerata, efficaci per vene più grandi.

La scleroterapia con liquido e quella con schiuma differiscono principalmente nella forma in cui viene somministrato il farmaco sclerosante. Il liquido si diluisce rapidamente nel sangue, richiedendo dosi più elevate e concentrazioni più forti per ottenere gli stessi risultati. Invece, la schiuma (o mousse sclerosante) ristagna più a lungo nella vena, spostando il sangue e mantenendo il farmaco in contatto con la parete venosa più a lungo, riducendo così la quantità necessaria e le possibili complicanze. Questo metodo è particolarmente efficace e mininvasivo, permettendo anche un controllo ecografico durante il trattamento.

La scleromousse è una tecnica di scleroterapia che utilizza una schiuma sclerosante, composta da un farmaco (spesso polidocanolo) mescolato ad aria o gas, iniettata nelle vene varicose per chiuderle e favorirne il riassorbimento. Viene eseguita in regime ambulatoriale, spesso sotto guida ecografica, per trattare vene varicose, vene reticolari, teleangectasie, e vene affette da incontinenza valvolare. È indicata per la malattia venosa cronica con sintomi come gonfiore, ulcere venose, eczema, dolore e rischio di trombosi superficiale.

La scleromousse è considerata il trattamento di scelta (gold standard) per molti pazienti rispetto alla chirurgia tradizionale, soprattutto per chi desidera un approccio meno invasivo, senza anestesia e con tempi di recupero rapidi. È particolarmente consigliata in soggetti con vene varicose estese, recidive, perforanti incontinenti, e in pazienti che assumono anticoagulanti o hanno rischio emorragico. La procedura non richiede preparazioni specifiche e permette di ridurre i sintomi venosi, migliorare l’aspetto estetico e prevenire complicanze come ulcere e tromboflebiti superficiali.

La scleroterapia elimina i capillari in modo definitivo nel 95-100% dei casi, grazie all'iniezione di una sostanza sclerosante che provoca la chiusura e il progressivo riassorbimento dei vasi trattati. Tuttavia, è possibile che nel tempo compaiano nuovi capillari, poiché la tendenza alla formazione di nuove telangectasie può persistere. Il trattamento è mini-invasivo, si esegue ambulatorialmente e generalmente richiede diverse sedute, con un periodo post-trattamento in cui si possono avere reazioni infiammatorie transitorie o piccoli effetti collaterali come ecchimosi. Per ottimizzare i risultati estetici e funzionali è consigliato evitare l’esposizione al sole, alte temperature e indossare calze compressive dopo la scleroterapia. La scleroterapia agisce quindi efficacemente sull’eliminazione dei capillari visibili, ma non previene la formazione di nuovi capillari nel tempo.

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