Gastroscopia cos'è?
La gastroscopia è una procedura dove un lungo e sottile tubicino flessibile (chiamato endoscopio)
viene inserito nella bocca e poi guidato all’interno del tubo digerente per
valutarlo dall’interno, può essere utilizzata per: investigare sintomi e condizioni come la difficoltà a deglutire (disfagia),
difficoltà digestive, dolore addominale, anemia inspiegabile, diagnosticare
patologie come ulcere gastriche e celiachia o curare condizioni come polipi,
tumori e ulcere sanguinanti.
Gastroscopia in sedazione: La gastroscopia viene eseguita in sedazione
perché in alcuni casi può provocare un certo fastidio, anche se difficilmente
si parla di dolore. In rari casi si preferisce agire in sedazione profonda,
ossia addormentando il paziente. La gastroscopia è un esame ritenuto sicuro,
quindi non presenta particolari controindicazioni.
Preparazione Gastroscopia in Sedazione
RICHIESTA MEDICA NON OBBLIGATORIA
DIGIUNO ASSOLUTO NELLE 12 ORE PRECEDENTI ALL'ESAME. FINO A 2 ORE PRIMA DEL'ESAME SI PUO' BERE ACQUA,THE,CAMOMILLA,CAFFE'. SE L'ESAME SI EFFETTUA IL POMERIGGIO E' CONSENTITA COLAZIONE ALLE ORE 7.00.
Ricerca per città
Inserisci la città per trovare dove effettuare Gastroscopia in Sedazione oggi
Domande Frequenti su Gastroscopia in Sedazione
Per una gastroscopia in sedazione, è richiesto un digiuno di almeno 8-10 ore per garantire che lo stomaco sia completamente vuoto. In caso di esami pomeridiani, il digiuno può essere ridotto a 5-6 ore, permettendo una leggera colazione al mattino. È consentito bere acqua fino a 3 ore prima dell'esame. Gli altri farmaci usuali possono essere assunti con un piccolo sorso d'acqua, ma è meglio evitare gli antiacidi il giorno dell'esame.
Dopo una gastroscopia eseguita in sedazione, non è possibile guidare automobili né utilizzare macchinari per almeno 12 ore, come indicato nella maggior parte dei protocolli ospedalieri. Questo divieto si applica sia nel caso di sedazione lieve che profonda, poiché i farmaci utilizzati possono alterare la capacità di attenzione, i tempi di reazione e la lucidità anche dopo la conclusione dell’esame. La legge obbliga a farsi accompagnare da un familiare o un conoscente, sia per raggiungere la struttura che per il rientro a casa. In alcuni centri, se il paziente non è accompagnato, la sedazione non viene eseguita proprio per motivi di sicurezza. Dopo la procedura, il paziente viene trattenuto in osservazione finché gli effetti della sedazione si attenuano. Come regola generale, è sempre necessario seguire le indicazioni specifiche fornite dal personale sanitario, che possono variare in base al tipo di sedazione utilizzata e alle condizioni individuali. Il rientro alle normali attività lavorative o guidatorie è consentito solo dopo il completo svanimento degli effetti farmacologici, di norma il giorno successivo.
In generale, la gastroscopia in sedazione non richiede sempre il ricovero in ospedale, ma può essere eseguita in regime ambulatoriale. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessario un breve ricovero per garantire la sicurezza del paziente durante e dopo l'esame. La sedazione moderata è comune per ridurre il disagio e dopo l'esame, il paziente viene monitorato in una sala di risveglio fino al completo recupero. È importante seguire le indicazioni del medico per quanto riguarda le modalità di esecuzione e il necessario supporto post-esame.
Durante la gastroscopia, la sedazione viene spesso effettuata con farmaci specifici per ridurre l'ansia e il disagio. Tra questi, le benzodiazepine come il midazolam sono comunemente utilizzate per la sedazione cosciente, offrendo effetti ansiolitici e miorilassanti. Gli oppioidi, come la meperidina o il fentanyl, possono essere aggiunti per il loro potere analgesico. In alcuni casi, il propofol viene utilizzato per una sedazione profonda, richiedendo la presenza di un anestesista.
Prima di una gastroscopia in sedazione, il digiuno è fondamentale: non si devono assumere cibi solidi per almeno 6-8 ore prima dell’esame e liquidi chiari sono consentiti fino a 3 ore prima. Segnala sempre al medico qualsiasi terapia in corso, specialmente se assumi farmaci antiaggreganti, anticoagulanti o inibitori della pompa protonica, perché potrebbe essere necessario sospenderli in anticipo sotto controllo medico. Informa il medico di eventuali allergie, patologie croniche (cardiorespiratorie, ecc.) o gravidanze in corso, per valutare insieme la sicurezza della sedazione. Porta con te la documentazione medica (esami recenti, lista dei farmaci, risultato INR se sotto terapia anticoagulante) e l’attestazione di avvenuto pagamento del ticket, se previsto. Hai bisogno di un accompagnatore: dopo l’esame la sedazione compromette la guida e le attività che richiedono attenzione per almeno 12-24 ore. Riposa nelle prime ore dopo l’esame, mangia un pasto leggero solo quando la sensibilità di lingua e palato è ritornata e segui sempre le istruzioni fornite dal medico o dall’équipe endoscopica.
Dopo una gastroscopia con sedazione, è assolutamente necessario essere accompagnati da una persona in grado di guidare l’auto o di assisterti: il rientro a casa con mezzi propri non è consentito perché la sedazione altera i riflessi e può causare sonnolenza, quindi non puoi guidare per almeno 12 ore dopo la procedura. Questa regola dipende dal fatto che, anche con sedazione leggera, non puoi essere ritenuto idoneo a svolgere attività che richiedano attenzione come guidare, almeno nelle ore successive all’esame.
Se non hai un accompagnatore, la struttura ospedaliera potrebbe addirittura rifiutarsi di eseguire l’esame con sedazione. Se invece viene eseguita la gastroscopia con sola anestesia locale (senza sedazione generale o cosciente), puoi tornare a casa da solo.
Dopo l’esame, puoi riprendere la dieta e le attività quotidiane secondo le indicazioni dello staff sanitario, ma resta sempre obbligatorio l’accompagnamento se hai ricevuto sedazione, nessuna eccezione. In caso di dubbi o impossibilità ad avere un accompagnatore, è bene discuterne preventivamente con il medico, che valuterà le possibili alternative.
Esistono, con specifiche indicazioni, alcune alternative diagnostiche alla gastroscopia in sedazione per lo studio dello stomaco.
L’ecografia addome, pur non visualizzando direttamente la mucosa gastrica, può essere utile per evidenziare grossolane alterazioni (es. ispessimenti o masse), ma non consente biopsie né la valutazione di patologie superficiali o precoci; è indicata soprattutto come screening iniziale o quando la gastroscopia è controindicata.
Più efficace è la gastroscopia transnasale (o esofago-gastro-duodenoscopia transnasale), eseguita con una sonda molto sottile (meno di 6 mm) inserita dal naso: è ben tollerata, non richiede sedazione, e permette di osservare direttamente l’interno dello stomaco, effettuare biopsie e anche alcuni interventi, risultando quindi la scelta migliore per chi vuole evitare la sedazione.
In casi selezionati può essere proposta la videocapsula endoscopica, una capsula che viene ingerita e trasmette immagini dello stomaco tramite sensori esterni; questa tecnica è però ancora in fase di diffusione, non permette biopsie e la scelta richiede una valutazione specialistica.
Come indicazione generale: la gastroscopia tradizionale resta l’esame di riferimento per accuratezza diagnostica e possibilità di intervento, ma per chi non può o non vuole la sedazione anestesiologica, la gastroscopia transnasale rappresenta l’alternativa più valida e completa. L’ecografia dell’addome va invece considerata solo come esame di primo livello, non sostitutivo della endoscopia, salvo casi particolari.
Durante il risveglio dopo una gastroscopia eseguita in sedazione, è comune sentirsi storditi e assonnati a causa dell’effetto dei farmaci sedativi, che di norma svaniscono nel giro di poche ore. Si può avvertire un lieve gonfiore e dolore crampiforme allo stomaco, dovuti all’introduzione della sonda endoscopica. Inoltre, è frequente avere la bocca indolenzita e un mal di gola o raucedine nelle ore successive, dovuti all’irritazione del passaggio della sonda nella gola, che può anche causare sensazioni di fastidio legate a piccoli traumi locali.
Il paziente resta sotto osservazione per alcune ore nel centro medico fino al completo recupero dello stato di coscienza, dopo di che può tornare a casa, ma è sconsigliato mettersi alla guida o svolgere attività che richiedano prontezza di riflessi per almeno 12-24 ore. È importante evitare di mangiare o bere finché non ritorna completamente la sensibilità di lingua e palato per prevenire il rischio di soffocamento o complicazioni. Il disagio al risveglio è generalmente temporaneo e tende a risolversi spontaneamente entro poche ore o al massimo un giorno. In caso di sintomi persistenti o intensi (es. sanguinamento, dolore marcato) va consultato un medico.
La gastroscopia in sedazione è oggi una procedura molto sicura, eseguita in ambiente controllato e monitorata da personale medico qualificato. Le complicanze sono rare e, nella stragrande maggioranza dei casi, transitorie e senza conseguenze permanenti. I disturbi più comuni subito dopo l’esame sono sonnolenza, capogiro, visione offuscata o sapore sgradevole in bocca, tutti risolvibili in poche ore. Raramente, si possono avere alterazioni del ritmo cardiaco o della respirazione, spesso legate alla sedazione stessa, ma in caso di bisogno vengono prontamente gestite dall’anestesista. Ancora più rari sono le complicanze severe, come la perforazione o l’emorragia, soprattutto se durante l’esame vengono effettuate manovre (es. biopsie), ma la loro frequenza è inferiore all’1% negli esami diagnostici standard. In caso di perforazione, i sintomi d’allarme sono dolore intenso e improvviso al torace o all’addome, febbre e difficoltà respiratorie, e richiedono un intervento tempestivo, anche chirurgico in casi eccezionali. L’emorragia si manifesta invece con vomito o feci con sangue e va segnalata immediatamente al medico. Infine, sebbene sia estremamente rara, esiste la possibilità di una reazione allergica ai farmaci usati per la sedazione, che viene comunque prontamente trattata in ambiente protetto. In generale, se nei giorni successivi all’esame si avvertono sintomi insoliti come dolore addominale persistente, febbre, difficoltà respiratorie o sanguinamento, è importante rivolgersi subito a un medico.
La sedazione per una gastroscopia standard (cosiddetta "cosciente" o "vigile") viene eseguita tramite somministrazione endovenosa di farmaci come il midazolam e dura il tempo necessario allo svolgimento dell’esame, che in genere si conclude in 15-30 minuti nel caso di una procedura semplice e diagnostica. Se durante la gastroscopia vengono effettuate procedure aggiuntive, come biopsie o terapia endoscopica, la durata può allungarsi proporzionalmente. L’effetto della sedazione svanisce rapidamente, ma dopo la procedura il paziente viene generalmente tenuto in osservazione per circa un’ora per la completa risoluzione degli effetti residui della sedazione stessa. È importante che il paziente sia accompagnato da un familiare, non guidi né svolga attività impegnative nelle 12 ore successive all’esame, in quanto la sedazione può causare una temporanea riduzione della vigilanza e dei riflessi. Tutti i dettagli su preparazione, rischi e recupero devono essere discussi col medico che prescrive l’esame.
La gastroscopia con sedazione può essere effettuata dalla maggior parte dei pazienti per ridurre ansia, disagio e fastidio durante l’esame, grazie alla somministrazione di un sedativo che può essere leggero (sedazione cosciente) o profondo, variando in base alle esigenze e condizioni del paziente. La sedazione moderata permette di mantenere la respirazione autonoma e la capacità di rispondere ai comandi, rendendo l’esame più tollerabile. Tuttavia, non possono sottoporsi a gastroscopia con sedazione le persone con:
- Gravidanza o allattamento;
- Allergie note o sospette ai farmaci anestetici o sedativi;
- Patologie croniche gravi o incompatibili con la sedazione, come valutato dal medico o anestesista;
- Condizioni cliniche instabili (es. parametri vitali non stabili, grave insufficienza respiratoria).
La scelta della sedazione e la sua sicurezza devono essere valutate caso per caso da specialisti, considerando la classificazione ASA (dallo stato di salute generale del paziente). Perciò in linea generale, chi è in buone condizioni di salute e non presenta controindicazioni specifiche può essere sottoposto alla gastroscopia con sedazione.
La gastroscopia con sedazione è spesso indicata anche nelle persone anziane, purché non vi siano specifiche controindicazioni cliniche come insufficienza cardiaca o respiratoria grave, recenti infarti miocardici o condizioni di estrema fragilità. L’età avanzata da sola non è una controindicazione assoluta: anzi, la sedazione cosciente può migliorare la tollerabilità e la sicurezza dell’esame, riducendo lo stress e il rischio di complicanze legate al dolore e all’ansia. In linea generale, l’anestesia locale è sempre eseguita, mentre la sedazione endovenosa (più o meno profonda) va valutata caso per caso, considerando le patologie concomitanti e la risposta individuale ai farmaci sedativi. Nei grandi anziani, è importante usare dosi ridotte di sedativo e monitorare attentamente durante e dopo l’esame a causa del maggior rischio di effetti avversi. In caso di particolari fragilità o controindicazioni alla sedazione, si può considerare la gastroscopia transnasale, meno invasiva e più tollerata. La raccomandazione principale è quindi: se indicata, la sedazione va sempre personalizzata e decisa insieme al medico, valutando attentamente rischi e benefici nel singolo paziente.
I rischi allergici legati ai farmaci sedativi usati in gastroscopia includono reazioni lievi come rash cutanei e prurito, fino a gravi forme come shock anafilattico e arresto respiratorio. Queste reazioni sono rare ma potenzialmente pericolose. È fondamentale segnalare eventuali allergie note prima della procedura per evitare complicanze. In generale, la monitorizzazione costante dei parametri vitali consente un pronto intervento in caso di reazioni avverse.
Dopo una sedazione, in generale si può bere acqua e altri liquidi chiari solo dopo circa 1-2 ore dal ritorno in reparto, se non vi sono controindicazioni specifiche legate al tipo di intervento o alle condizioni cliniche del paziente. Questo tempo consente ai muscoli del tratto digerente di riprendersi e riduce il rischio di aspirazione, cioè che liquidi entrino nelle vie respiratorie, che può causare soffocamento.
In ogni caso, subito dopo la sedazione il paziente viene mantenuto sotto controllo medico e la somministrazione di liquidi viene sempre valutata in base allo stato di coscienza e assenza di nausea o vomito. È comunque importante non bere subito dopo la sedazione profonda per motivi di sicurezza, mentre qualche lubrificazione con acqua viene spesso consigliata durante la preparazione prima della sedazione.
In sintesi, come indicazione di prudenza e norma generale:
- Non bere nulla nelle due ore immediatamente successive alla sedazione o all’anestesia, salvo diversa indicazione medica specifica.
- Dopo circa 1-2 ore è possibile bere acqua se non ci sono segni di sofferenza o effetti collaterali.
- I pasti solidi vanno ripresi più tardi, solo quando il medico conferma il recupero delle normali funzioni digestive.
Queste indicazioni possono variare a seconda del tipo di sedazione e dell’intervento effettuato, quindi è sempre fondamentale seguire le istruzioni precise del personale medico e anestesiologico.
In generale, prima di una gastroscopia in sedazione è importante consultare il medico curante riguardo ai farmaci abituali. Alcune categorie di farmaci richiedono sospensione o modifica: in particolare, anticoagulanti (es. Sintrom, Coumadin) e antiaggreganti (aspirina, Plavix) devono essere gestiti con il medico perché potrebbero necessitare di sospensione alcuni giorni prima, soprattutto se è probabile effettuare biopsie o asportazioni.
Altri farmaci come inibitori della pompa protonica (es. Omeprazolo, Lansoprazolo) vanno sospesi 5 giorni prima, mentre antiacidi o sucralfato devono essere evitati il giorno prima. Gli altri farmaci regolari, salvo diversa indicazione specialistica, possono essere assunti normalmente al mattino dell’esame con un piccolo sorso d’acqua, ma è necessario rispettare il digiuno da cibo e liquidi (almeno da mezzanotte) se è prevista sedazione profonda.
Infine, è fondamentale comunicare al centro endoscopico tutte le terapie in corso e eventuali allergie, oltre a seguire le indicazioni sul digiuno e sulla sospensione di alcol o sostanze psicoattive.
Scegli la città dove fare Gastroscopia in Sedazione vicino a te
Scegli la città dove fare Gastroscopia in Sedazione vicino a te. Compara i prezzi e disponibilità in tempo reale e prenota senza attese a pagamento nel privato:
Cup Solidale: Gastroscopia in Sedazione costo, Gastroscopia in Sedazione prenotazione online, Gastroscopia in Sedazione quanto dura, Gastroscopia in Sedazione quanto costa, Gastroscopia in Sedazione disponibilità immediata, Gastroscopia in Sedazione senza attese, Gastroscopia in Sedazione privata, Gastroscopia in Sedazione urgente, Gastroscopia in Sedazione vicino a me.
Prenotazione con disponibilità in tempo reale nella sanità privata. Sanità privata senza code con prezzi come ticket.