Moc Femorale o Lombare (Dexa)

La MOC femorale (Mineralometria Ossea Computerizzata del femore) serve a valutare la densità minerale ossea dell’area del femore, in particolare del collo femorale, per diagnosticare precocemente l’osteoporosi o l’osteopenia e valutare il rischio di fratture da fragilità ossea. È particolarmente indicata per le donne in post-menopausa, soggette a un aumento naturale della perdita di massa ossea, ma anche per altri soggetti con fattori di rischio come età avanzata, familiarità, terapie croniche o patologie che influenzano la salute ossea. La MOC femorale è un esame non invasivo a basso dosaggio di raggi X che fornisce informazioni fondamentali per prevenire, monitorare e trattare condizioni di fragilità ossea, aiutando il medico a pianificare terapie mirate.

La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) femorale è indicata principalmente per valutare la densità ossea del femore, una delle aree a maggior rischio di fratture nella persona anziana. Indicazione generale: dovrebbe essere prescritta alle donne in post-menopausa entro i primi 10 anni dall’inizio della menopausa (soprattutto se presentano fattori di rischio come menopausa precoce, familiarità per osteoporosi, basso peso, utilizzo prolungato di corticosteroidi, fumo, abuso di alcol o presenza di malattie croniche che aumentano il rischio) e agli uomini a partire dai 65 anni. La MOC femorale è particolarmente attendibile negli over 65 e negli anziani, mentre nei soggetti più giovani la MOC lombare risulta spesso più informativa.

L’esame va eseguito anche in presenza di una frattura da fragilità avvenuta in età adulta, indipendentemente dall’età. Inoltre, la MOC femorale è indicata per il monitoraggio nel tempo di pazienti già trattati per osteoporosi e in caso di malattie o terapie che possono influenzare negativamente la salute delle ossa (ad esempio oncologici in terapia o pazienti con malattie metaboliche/endocrine). L’accesso all’esame richiede prescrizione medica, che deve specificare la sede anatomica (femore o altri distretti).

In sintesi, la MOC femorale è raccomandata nelle donne in post-menopausa con fattori di rischio, negli uomini over 65, in chi ha avuto fratture da fragilità e nei pazienti a rischio per cause secondarie, con l’obiettivo di diagnosticare precocemente l’osteoporosi e prevenire le fratture.

L'esame della MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) femorale dura generalmente tra 10 e 15 minuti, a seconda dell’area del corpo da analizzare e del tipo di apparecchiatura utilizzata. In alcuni casi, con macchinari di ultima generazione, la durata effettiva può essere anche inferiore, intorno ai 5-10 minuti. L’esame è semplice, non invasivo e indolore; il paziente si sdraia su un lettino e deve rimanere immobile mentre un braccio meccanico effettua la scansione con raggi X a basso dosaggio sull’area femorale (e spesso anche sulla colonna lombare). Non richiede preparazioni particolari né digiuno, è sufficiente rimuovere eventuali oggetti metallici. Subito dopo l’esame il paziente può riprendere normalmente le attività quotidiane.

La MOC femorale (Mineralometria Ossea Computerizzata del femore) è un esame che misura la densità minerale dell’osso del femore, fondamentale per valutare lo stato di salute delle ossa e il rischio di sviluppo o progressione di osteoporosi. Le principali indicazioni cliniche comprendono: donne in post-menopausa, uomini sopra i 65 anni, soggetti con fattori di rischio per osteoporosi (come familiarità, uso prolungato di cortisonici, malattie endocrine o autoimmuni, carenze nutrizionali, rapido calo ponderale), pazienti che hanno subito fratture “da fragilità” (cioè per traumi anche lievi), persone in terapia a lungo termine con farmaci che possono influire negativamente sulla massa ossea, come cortisonici o terapie oncologiche.

È consigliata anche per il monitoraggio terapeutico nei pazienti già in trattamento per osteoporosi, per valutare la risposta farmacologica e l’evoluzione della malattia nel tempo. Indicazione generale: la MOC femorale va eseguita quando si sospetta una riduzione della densità ossea, sia per scopi preventivi sia per una diagnosi precoce, soprattutto nei soggetti a rischio, al fine di intervenire tempestivamente con terapie mirate e ridurre il rischio di fratture.

L'esame MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), anche nella sua variante femorale, non è assolutamente doloroso. Il paziente viene invitato a sdraiarsi in posizione supina, in genere con le gambe appoggiate su un sostegno dedicato; la procedura è completamente non invasiva, non vengono fatte iniezioni né si utilizzano mezzi di contrasto. Le radiazioni emesse dall’apparecchio sono inferiori a quelle di una normale radiografia e l’esame dura in media 3-10 minuti. Durante l’esecuzione, il braccio radiogeno scorre sopra la zona da analizzare senza provocare alcun fastidio.

Non è richiesta una preparazione specifica e l’esame è ben tollerato da tutti, compresi bambini e anziani. La MOC serve per valutare la densità minerale ossea, soprattutto per diagnosticare o monitorare l’osteoporosi e il rischio di fratture. Indicazione generale: la MOC femorale è un esame semplice, rapido, sicuro e indolore, consigliato soprattutto per la prevenzione nelle donne dopo la menopausa e in generale nelle persone a rischio di osteoporosi.

Per la MOC femorale (mineralometria ossea computerizzata), non è richiesta alcuna preparazione particolare né digiuno, né restrizioni alimentari. È generalmente consigliato evitare l’assunzione di integratori di calcio nelle 24 ore precedenti l’esame, salvo diversa indicazione medica. Prima dell’esame è importante togliere tutti gli accessori metallici (gioielli, cinture con fibbie metalliche) per non interferire con la scansione. L’esame è indolore, non invasivo e si esegue in pochi minuti, generalmente con il paziente sdraiato. È necessario informare il medico in caso di gravidanza o presenza di protesi metalliche, che possono influenzare il risultato.

In sintesi, la preparazione si limita a evitare integratori di calcio nelle 24 ore e a togliere metalli, senza bisogno di digiuno o altre restrizioni alimentari.

La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) femorale non si effettua in gravidanza a causa dell’esposizione, seppur minima, ai raggi X che è controindicata in questo periodo per tutelare la salute del feto. L’esame è indolore e sicuro in condizioni normali, ma la gravidanza costituisce una controindicazione assoluta o comunque fortemente sconsigliata dalla maggioranza delle linee guida.

Per le donne in gravidanza che abbiano necessità di valutare la salute ossea, esistono tecniche alternative senza radiazioni, come la tecnologia REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry), che consente di analizzare la densità ossea senza rischi per la gestante e il feto. In ogni caso, in gravidanza è sempre necessario informare il medico e il centro diagnostico per valutare l’approccio diagnostico più sicuro.

La differenza principale tra la MOC femorale e la MOC lombare riguarda l'area dello scheletro su cui viene effettuata la misurazione della densità minerale ossea: la MOC lombare si concentra sulle vertebre della colonna lombare (L1-L4), mentre la MOC femorale misura il contenuto minerale osseo a livello del collo del femore o del trocantere.

La MOC lombare è utile per valutare la densità ossea nella colonna vertebrale, ma in persone anziane i valori possono risultare sovrastimati a causa di artrosi o altre alterazioni vertebrali; in questi casi si preferisce fare la MOC femorale, considerata più attendibile. Entrambe le misurazioni sono fondamentali per diagnosticare l’osteoporosi e valutare il rischio di fratture, in quanto vertebre lombari e collo femorale sono sedi particolarmente sensibili a queste condizioni.

L’esame è non invasivo, rapido (10-15 minuti), indolore e si svolge con il paziente disteso su un lettino durante il passaggio di raggi X a bassa emissione, che determina la densità ossea.

In sintesi:

• MOC lombare: misura la densità nelle vertebre lombari, utile soprattutto nei soggetti più giovani o senza artrosi spinale significativa.


• MOC femorale: misura la densità nel collo del femore, indicata anche nei casi in cui l’esame lombare può essere meno affidabile.

Spesso si eseguono entrambe per una valutazione completa del rischio osteoporotico.

La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) femorale va generalmente ripetuta ogni 18-24 mesi, soprattutto nelle donne con osteoporosi o fattori di rischio come menopausa, anamnesi familiare di fratture, uso di farmaci osteopenizzanti (es. cortisonici), o fragilità ossea diagnosticata. Per le donne oltre i 65 anni senza osteoporosi conclamata, la raccomandazione è di eseguire controlli almeno ogni due anni. Nei casi di osteoporosi già accertata o condizioni fortemente osteopenizzanti, il medico può consigliare intervalli più ravvicinati, mai inferiori a 12-18 mesi per evitare errori di misura dovuti a variazioni troppo rapide. Se la densità ossea è stabile e i rischi bassi, l’intervallo può essere anche più lungo, fino a 2-3 anni o più.

In sintesi:

• Donne sopra i 65 anni: MOC ogni 2 anni come indicazione generale.


• Donne con osteoporosi o fragilità ossea: ogni 18 mesi o meno se indicato dal medico.


• Uomini con fattori di rischio: esame consigliato a partire dai 70 anni.


• Pazienti senza osteoporosi e basso rischio possono allungare il intervallo fino a 3-5 anni o più, secondo il medico.

Il medico decide sempre l’intervallo in base allo stato clinico e alla risposta a eventuali terapie.

La MOC femorale (Mineralometria Ossea Computerizzata) non prevede l'uso di mezzo di contrasto. Si tratta di un esame radiografico semplice, rapido, indolore e non invasivo che utilizza raggi X a bassa dose per misurare la densità minerale ossea, principalmente al femore o alla colonna vertebrale. Non richiede iniezioni né mezzi di contrasto, né particolari preparazioni o digiuno. L'esame è indicato per valutare il rischio di osteoporosi e monitorare la salute delle ossa, specialmente nelle donne in menopausa. Il mezzo di contrasto non è necessario e anzi potrebbe interferire con la misurazione, quindi viene evitato.

La MOC (mineralometria ossea computerizzata) femorale è un esame sicuro, non doloroso e non invasivo, che utilizza raggi X a bassissima intensità (molto inferiore rispetto a una radiografia tradizionale) per misurare la densità dell’osso. Le radiazioni emesse sono minime e il rischio pratico è trascurabile per i pazienti adulti. L’esame è sconsigliato solo alle donne in gravidanza per evitare anche minime esposizioni al feto, mentre negli altri casi non esistono controindicazioni assolute.

Il vero “rischio” non è tanto l’esame in sé, ma la diagnosi che può emergere (es. osteoporosi), che predispone a un maggiore rischio di frattura spontanea del femore, un evento che può avere conseguenze gravi sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza, specie nelle persone anziane. Non ci sono rischi immediati per il paziente legati alla procedura, ma in presenza di artrosi marcata o pregressa frattura femorale la MOC al femore potrebbe non essere indicata perché i risultati potrebbero essere poco attendibili. Valuta sempre con il tuo medico se l’esame è adatto al tuo caso specifico.

La MOC femorale (Mineralometria Ossea Computerizzata) valuta la densità ossea a livello del femore, in particolare del collo femorale, ed è fondamentale per diagnosticare e monitorare condizioni come osteoporosi e osteopenia. Misurando la quantità di minerali nelle ossa, permette di identificare una perdita di massa ossea e valutare il rischio di fratture. Questo esame è consigliato soprattutto nelle donne in post-menopausa e negli uomini sopra i 60 anni che presentano fattori di rischio per osteoporosi. Il risultato principale è il T-score, che confronta la densità ossea del paziente con quella di un giovane adulto sano: un T-score inferiore a -2,5 indica osteoporosi, mentre valori tra -1 e -2,5 indicano osteopenia. La MOC femorale è quindi uno strumento essenziale per una diagnosi precoce e per guidare eventuali terapie preventive o curative.

Non è necessario essere a digiuno per effettuare la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) femorale. L’esame non richiede alcuna preparazione specifica come il digiuno e può essere eseguito a stomaco pieno. È invece consigliato togliere eventuali oggetti metallici (gioielli, fibbie) che potrebbero interferire con l’esame. Non è necessario sospendere eventuali farmaci, salvo diversa indicazione del medico. L’esame è indolore, rapido e sicuro, con minima esposizione a radiazioni. Unica precauzione è segnalare l’eventuale gravidanza prima dell’esame.

La MOC femorale è uno degli esami principali per la valutazione della densità minerale ossea a livello del collo del femore, uno dei siti più predittivi del rischio di frattura, soprattutto in persone sopra i 65 anni. Questo esame, infatti, non si limita a diagnosticare l’osteoporosi ma anche a individuare la riduzione della densità ossea (osteopenia) e a monitorare l’evoluzione nel tempo.

Il risultato è espresso come T-score: un valore normale indica una densità adeguata; tra -1 e -2,5 indica osteopenia (massa ossea ridotta, ma non ancora osteoporosi); un valore di -2,5 o inferiore definisce osteoporosi. La MOC femorale può essere utile anche in pazienti in cui la valutazione della colonna (MOC lombare) è poco attendibile (es: per la presenza di artrosi o calcificazioni severe).

Generalmente, la MOC femorale è consigliata oltre i 65 anni come routine, mentre la colonna lombare è preferita sotto i 65 anni. In conclusione, la MOC femorale non rileva “solo” l’osteoporosi, ma è uno strumento fondamentale per lo screening della fragilità ossea, la sua prevenzione e il monitoraggio nel tempo.

La prescrizione è necessaria per eseguire una MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) femorale. Questa prescrizione deve indicare specificamente il distretto interessato, come il femore, e deve essere fornita in formato cartaceo. L'esame è indolore e non invasivo, ma è consigliato esclusivamente su richiesta medica in presenza di fattori di rischio per l'osteoporosi.