Visita Endocrinologica + Ecografia Tiroide

Per prenotare una visita endocrinologica con ecografia alla tiroide, puoi rivolgerti a strutture pubbliche (tramite CUP) o a centri privati specializzati. In generale, la prenotazione si fa chiamando il centro medico, utilizzando piattaforme online dedicate (es. Elty, MioDottore, CUP Solidale) oppure direttamente dai siti delle cliniche. La visita comprende l’esame clinico e un’ecografia per valutare la struttura della tiroide, utile per diagnosticare noduli, ipotiroidismo o ipertiroidismo.

Indicazioni generali per la prenotazione:

• Portare con sé eventuali esami precedenti (esami del sangue, ecografie, referti) per una valutazione completa.


• Non è necessario il digiuno o sospendere farmaci, salvo diverso consiglio medico.


• Il costo varia tra 100 e 200 euro in strutture private.


• La visita può essere prenotata direttamente online o telefonicamente, scegliendo data e orario più comodi.

Se hai sintomi come variazioni di peso, stanchezza, ansia, alterazioni del battito cardiaco o problemi ormonali, è opportuno prenotare questa visita per una diagnosi e un eventuale trattamento mirato.

L'ecografia tiroidea durante una visita endocrinologica serve principalmente a valutare la struttura e la morfologia della ghiandola tiroidea, individuando noduli, gozzi, alterazioni infiammatorie (come tiroiditi), variazioni di volume e altre anomalie strutturali. Questo esame non fornisce informazioni sulla funzionalità tiroidea, ma è essenziale per distinguere noduli benigni da quelli sospetti e per decidere eventuali approfondimenti, come l'agoaspirato. Inoltre, l'ecografia è utile per monitorare nel tempo i noduli o malattie tiroidee già note e per guidare procedure diagnostiche. Viene consigliata dal medico in caso di sintomi, esami del sangue alterati (TSH, FT4, anticorpi anti-tiroide), presenza di noduli palpabili o fattori di rischio familiari. L’ecografia è un esame non invasivo, sicuro e privo di radiazioni che offre immagini dettagliate della tiroide e delle strutture adiacenti come linfonodi e paratiroidi.

La visita endocrinologica con ecografia tiroidea viene consigliata principalmente quando si sospetta che la tiroide non funzioni correttamente o siano presenti anomalie fisiche, come l’ingrossamento del collo (gozzo), la palpazione di noduli, oppure sintomi che possono far pensare a ipertiroidismo (es. tachicardia, dimagrimento, nervosismo) o ipotiroidismo (es. stanchezza, aumento di peso, gonfiore). L’ecografia è fondamentale per valutare dimensione, struttura e presenza di noduli, cisti, masse o segni di infiammazione. In particolare, si richiede in caso di esami del sangue alterati (es. TSH, FT4, anticorpi anti-tiroide) o in presenza di familiarità per malattie tiroidee. Durante la visita, lo specialista può decidere di eseguire una biopsia (PAAF) se il nodulo presenta caratteristiche sospette. L’ecografia è anche essenziale per il monitoraggio di pazienti già noti per noduli, gozzo, patologie autoimmuni (es. tiroidite di Hashimoto) o dopo chirurgia tiroidea. In sintesi, la visita endocrinologica con ecografia tiroidea è indicata in presenza di sintomi, segni, alterazioni ormonali o necessità di controllo di alterazioni già note, per una valutazione morfologica precisa, l’identificazione precoce di eventuali tumori e la guida di eventuali procedure diagnostico-terapeutiche.

La visita endocrinologica con ecografia della tiroide si svolge in modo integrato: innanzitutto l'endocrinologo raccoglie una dettagliata anamnesi del paziente, valutando sintomi, storia familiare e precedenti clinici, quindi esegue l’esame obiettivo con particolare attenzione alla palpazione del collo per identificare noduli o ingrossamenti della tiroide. Successivamente si esegue l’ecografia tiroidea, dove il paziente è disteso con il collo leggermente esteso; sul collo viene applicato un gel a base d’acqua per facilitare il passaggio delle onde ultrasonore e il medico con una sonda ecografica scorre delicatamente sulla pelle per ottenere immagini dettagliate della ghiandola, valutandone dimensioni, struttura e presenza di noduli o altre anomalie. Questo esame è indolore, rapido (15-30 minuti) e permette di studiare la morfologia della tiroide e dei linfonodi cervicali, utile per diagnosi, monitoraggio di patologie tiroidee, e per indirizzare eventuali approfondimenti come l’agoaspirato. Infine, l’endocrinologo integra i dati ecografici con quelli clinici e di laboratorio per elaborare una diagnosi e definire la strategia terapeutica più appropriata.

La visita endocrinologica con ecografia tiroidea non richiede nessuna preparazione specifica: puoi mangiare e bere normalmente sia prima della visita che prima dell’ecografia, non c’è bisogno di digiuno e non è necessario sospendere i farmaci abituali, a meno che il medico non ti dia indicazioni diverse.

In generale, ti consiglio di portare tutti i referti delle analisi del sangue recenti (soprattutto se riguardano la funzione tiroidea, come TSH, FT3, FT4), eventuali esami strumentali precedenti e la tua storia clinica: questo aiuta l’endocrinologo a valutarti in modo più completo. Indossa abiti comodi che permettano di scoprire il collo facilmente per l’ecografia, ed evita collane o maglioni con il colletto alto. Ricorda anche di informare il medico su tutti i farmaci, integratori o terapie in corso.

L’esame è indolore, non invasivo e non espone a radiazioni. Se hai dubbi o sintomi particolari, scrivili su un foglietto da portare alla visita: così nulla sfugge al colloquio con lo specialista. Nessuna controindicazione né limitazione d’età.

Una visita endocrinologica associata a ecografia della tiroide dura mediamente tra i 30 e i 45 minuti complessivi. In questa fascia di tempo sono inclusi il colloquio medico (anamnesi), l’esame obiettivo generale e specificamente della tiroide con palpazione, e lo svolgimento dell’ecografia tiroidea in diretta, che tipicamente richiede 15-20 minuti. Durante la visita, l’endocrinologo valuta l’opportunità di esami aggiuntivi o di una terapia, soprattutto in presenza di ipotiroidismo, ipertiroidismo, noduli o altre alterazioni della ghiandola. L’esame ecografico è assolutamente indolore e non richiede alcuna preparazione specifica: basta presentarsi con abiti comodi e portare eventuali documenti o referti di precedenti controlli. Al termine della visita, il medico può fornire un primo referto ecografico e discutere subito con il paziente i risultati e le indicazioni successive. Si consiglia di programmare tale controllo con una certa regolarità in caso di patologie tiroidee note, su indicazione dello specialista.

L'ecografia tiroidea durante la visita endocrinologica è generalmente effettuata dallo specialista endocrinologo, preferibilmente un endocrinologo ecografista esperto nella patologia tiroidea. Questo perché l’endocrinologo conosce approfonditamente la fisiologia e la fisiopatologia della tiroide, permettendo una valutazione più accurata e precisa della morfologia, dei noduli e delle eventuali alterazioni a rischio maligno. L'esame è eseguito con un ecografo mediante una sonda a ultrasuoni e non richiede preparazioni particolari né espone a rischi. Pur essendo possibile eseguire l'ecografia anche da radiologi, medici di base o altri specialisti, la qualità diagnostica è generalmente maggiore se fatta dall’endocrinologo che segue direttamente il paziente.

In generale, non è necessario essere a digiuno per una visita endocrinologica con ecografia tiroidea. Puoi mangiare e bere regolarmente, ma è importante seguire le indicazioni specifiche del tuo medico, soprattutto se sono previsti esami del sangue che richiedono il digiuno (ad esempio, per il dosaggio della glicemia o altri esami ormonali) . È consigliabile recarti alla visita con esami del sangue recenti relativi alla funzione tiroidea, come TSH e FT4, se disponibili .

In generale, la visita endocrinologica si consiglia in presenza di sospetti o diagnosi di patologie endocrine (come problemi alla tiroide, squilibri ormonali, familiarità per malattie tiroidee), o al manifestarsi di sintomi quali variazioni ingiustificate del peso, alterazioni dell’umore, intolleranza al caldo/freddo, tachicardia o presenza di noduli tiroidei. La frequenza di tali visite varia in base alla situazione clinica: può essere ogni anno o più frequentemente se necessario per monitorare malattie note.

Per quanto riguarda l’ecografia tiroidea, è indicata ogni qualvolta si sospettino alterazioni o vi siano noduli, alterazioni nei test ormonali tiroidei o familiarità per patologie tiroidee. La cadenza di controllo ecografico dipende dalla natura dei noduli o dalla patologia:

• Noduli benigni: controllo ecografico ogni 12-24 mesi, salvo cambiamenti clinici.


• Noduli sospetti o con caratteristiche particolari: controlli più ravvicinati ogni 6-12 mesi o approfondimenti con agoaspirato.


• Pazienti operati per carcinoma tiroideo: ecografie di follow-up annuali o semestrali secondo rischio.


• Tiroiditi o altre condizioni: frequenza personalizzata in base all’evoluzione clinica.

Quindi, la frequenza di visita endocrinologica ed ecografia tiroidea è personalizzata, ma come indicazione generale si suggerisce una visita almeno annuale nei casi di patologie tiroidee note oppure sintomi, con ecografie ripetute ogni 1-2 anni per noduli benigni e più frequentemente per noduli sospetti o follow-up post operatorio.

La prima visita endocrinologica con ecografia tiroidea non ha un’età fissa consigliata per la popolazione generale ma viene eseguita in presenza di specifici segnali o sintomi sospetti. Per i pazienti adulti, la visita con ecografia viene solitamente effettuata a partire dai 18 anni, se indicata da sintomi o familiarità per patologie tiroidee. Nei bambini e negli adolescenti, la visita endocrinologica pediatrica, che può includere ecografia tiroidea, è consigliata in caso di segni quali sviluppo puberale anomalo, crescita alterata, gonfiore al collo o sospetti disturbi tiroidei. In generale, l’ecografia tiroidea si esegue quando si rilevano anomalie alla palpazione della tiroide, alterazioni degli ormoni tiroidei nel sangue o presenza di noduli. Nei neonati esiste uno screening obbligatorio per ipotiroidismo congenito nei primi giorni di vita. Quindi, indicazione generale è che l’ecografia tiroidea venga eseguita qualora vi siano sintomi, segni clinici o alterazioni biochimiche, mentre non è prevista come esame di routine in assenza di questi elementi.

Con una visita endocrinologica e un'ecografia della tiroide, è possibile identificare diverse patologie legate alla tiroide e al sistema endocrino. Questi esami sono fondamentali per diagnosticare condizioni come ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroide cronica autoimmune, noduli tiroidei, e tiroiditi. L'ecografia della tiroide fornisce anche informazioni sulla morfologia della ghiandola, rilevando possibili infiammazioni o anomalie strutturali, mentre la visita endocrinologica si concentra sulla valutazione complessiva del sistema endocrino. Ulteriori patologie possono essere identificate, come iperparatiroidismo primitivo e osteoporosi, attraverso un esame completo del sistema endocrino.

Sì, è possibile sottoporsi a ecografia tiroidea in gravidanza durante una visita endocrinologica. L'ecografia tiroidea è un esame sicuro e non invasivo che utilizza ultrasuoni, quindi non comporta alcun rischio per il feto. È indicata per valutare la presenza di noduli o anomalie tiroidee, che devono essere monitorate durante la gravidanza per garantire il benessere sia materno che fetale. La visita endocrinologica è consigliata per gestire eventuali problemi tiroidei durante la gravidanza, e l'ecografia tiroidea è un esame fondamentale per la diagnosi.

I sintomi che solitamente portano a richiedere una visita endocrinologica più ecografia alla tiroide includono:

• Cambiamenti improvvisi di peso e affaticamento.


• Palpitazioni, ansia e cambiamenti dell'umore.


• Intolleranza al caldo o freddo.


• Disturbi mestruali e infertilità.


• Ingrossamento del collo o disfagia.


• Storia familiare di patologie tiroidee.


• Un esame del sangue che rivela alterazioni negli ormoni tiroidei può motivare ulteriormente l'ecografia per valutare eventuali noduli o anomalie strutturali.

La visita endocrinologica con ecografia tiroidea non è dolorosa né invasiva. L’ecografia utilizza ultrasuoni, senza radiazioni ionizzanti, e viene eseguita con una sonda appoggiata delicatamente sul collo, senza pressione significativa che possa causare dolore. L’esame è rapido, indolore e sicuro anche in gravidanza, e permette di valutare la morfologia della tiroide e la presenza di noduli o altre anomalie strutturali. Durante la visita endocrinologica, lo specialista valuta anche la funzionalità tiroidea attraverso esami clinici e di laboratorio, non solo con l’ecografia. In generale, chi soffre di disturbi tiroidei può affrontare questo esame senza timore di dolore o effetti collaterali significativi.

L’ecografia tiroidea è un esame fondamentale nell’ambito della visita endocrinologica, svolgendo un ruolo essenziale nella diagnosi, monitoraggio e pianificazione terapeutica delle patologie tiroidee. Questo esame non invasivo e indolore usa ultrasuoni per fornire immagini dettagliate della tiroide, permettendo di valutare la morfologia, le dimensioni, la presenza di noduli e alterazioni strutturali come infiammazioni o gozzi. Sebbene non fornisca informazioni sulla funzione ormonale (ipotiroidismo o ipertiroidismo), consente di stratificare il rischio di malignità dei noduli e indirizzare verso ulteriori esami, come l’agoaspirato. Inoltre, con l’uso del color Doppler, si può valutare la vascolarizzazione della ghiandola e dei noduli, importante soprattutto nelle tiroiditi. L’esecuzione dell’ecografia da parte dello specialista endocrinologo è preferibile perché integra competenze cliniche e strumentali per una diagnosi più accurata e una gestione personalizzata del paziente. In sintesi, l’ecografia tiroidea è uno strumento diagnostico imprescindibile per identificare noduli, infiammazioni, anomalie morfologiche e monitorare eventuali evoluzioni o terapie in corso.