La frequenza con cui ripetere una visita podologica dipende principalmente dal motivo per cui ci si rivolge al professionista e dalle condizioni di salute generali del paziente.
In assenza di sintomi specifici e in condizioni di salute normale, può essere sufficiente un controllo annuale per una valutazione preventiva, soprattutto per chi pratica sport o ha familiarità con problematiche ai piedi.
In presenza di patologie sistemiche come diabete, malattie vascolari o artrite, la visita podologica deve essere ripetuta almeno una volta all’anno, come raccomandazione di base, ma potrebbe essere necessario un controllo più frequente (ad esempio ogni 3-6 mesi) in caso di alterazioni della sensibilità, comparsa di ulcere o ferite che tardano a guarire, o se il medico curante lo indica.
In caso di disturbi persistenti ai piedi (dolore ricorrente, alterazioni delle unghie, callosità, disturbi della deambulazione), la cadenza delle visite va stabilita dal podologo stesso in base all’evoluzione del quadro clinico e alla risposta ai trattamenti, potendo variare da controlli trimestrali a semestrali fino alla risoluzione del problema.
Per i bambini in fase di crescita, soprattutto se si sospettano alterazioni della struttura del piede, è indicato un controllo annuale o secondo quanto suggerito dal pediatra o dall’ortopedico.
In sintesi, la cadenza ideale va personalizzata in base alla storia clinica, ma come indicazione generale una visita annuale è raccomandabile per tutti, aumentando la frequenza in caso di patologie croniche o sintomi persistenti.