Trattamento Podologico

Tutto su Trattamento Podologico: cos'è, perché si fa, come si svolge, cosa valuta e come arrivare preparati.

Trattamento podologico in cosa consiste?

Il trattamento podologico consiste in un intervento diretto sul piede del soggetto, al fine di rimuovere le cause del disagio (patologie ungueali, callosità, alluce valgo, dito a martello, ecc..).

La podologia si occupa della prevenzione e cura delle patologie del piede. Il Podologo, oltre ad intervenire direttamente sul piede del paziente, può contribuire a curarne condizioni patologiche attraverso specifiche solette plantari, intervenendo indirettamente anche su problematiche posturali.

Tra le varie tecniche e presidi a disposizione del Podologo, assumono particolare rilievo le ortesi al silicone; è possibile utilizzare questo presidio in tutti quei casi ove occorra correggere o proteggere una specifica zona delle dita del piede.

Preparazione Trattamento Podologico

RICHIESTA MEDICA NON OBBLIGATORIA

Ricerca per città

Inserisci la città per trovare dove effettuare Trattamento Podologico oggi

Domande Frequenti su Trattamento Podologico

Il trattamento podologico per le unghie incarnite varia in base alla gravità del problema. Nelle forme lievi, il podologo consiglia bagni di acqua tiepida con sale, scarpe comode, medicazioni con antisettici come il betadine, e l'uso delicato di filo interdentale per sollevare il bordo ungueale dalla pelle. Inoltre, può procedere all’asportazione della spicula ungueale responsabile della lesione, un intervento non invasivo e generalmente indolore che aiuta a far guarire senza bisogno di chirurgia. Nei casi più avanzati o con infezione, si può ricorrere a trattamenti chirurgici come la fenolizzazione, una procedura in anestesia locale che distrugge chimicamente la matrice ungueale laterale per prevenire recidive, con buona efficacia e tempi di recupero di alcune settimane. Esiste anche la tecnica di “Ortonixia” che utilizza tiranti in titanio per correggere la forma dell’unghia, indicata soprattutto per prevenire recidive in soggetti predisposti, ma è un trattamento più lungo e costoso. Fondamentale è l’intervento podologico tempestivo per evitare complicanze e l’eventuale necessità di chirurgia più invasiva.

Il trattamento podologico per i calli offre benefici significativi come la riduzione immediata del dolore e il miglioramento della deambulazione, ripristinando la corretta funzionalità del piede. Si basa principalmente su una rimozione meccanica delle ipercheratosi, cioè dello strato spesso di pelle costituito da cheratina, che comprime i nervi sottostanti causando dolore; questa rimozione, eseguita con strumenti specifici come lime, frese e rasoi podologici, è indolore e graduale. Oltre a fornire sollievo sintomatico, il trattamento può includere la correzione degli squilibri posturali con plantari ortopedici personalizzati, utili a prevenire la ricomparsa dei calli ribilanciando i carichi sul piede. È particolarmente indicato in pazienti con problematiche come iperidrosi, onicofosi e deformità o in soggetti a rischio come diabetici e anziani che devono evitare complicanze come lesioni o ulcere. La gestione podologica è quindi un intervento sia curativo sia preventivo, consigliato anche in modo periodico per mantenere la salute e il benessere del piede.

La visita podologica per la cura delle verruche plantari inizia con un colloquio per raccogliere la storia clinica del paziente e i sintomi riferiti. Il podologo procede poi con un esame obiettivo del piede, osservando attentamente la lesione per valutarne forma, colore, dimensioni e localizzazione. In alcuni casi, può rimuovere delicatamente lo strato superficiale di callosità con strumenti sterili (come un bisturi) per confermare la diagnosi e osservare eventuali “semi di verruca” (piccoli vasi sanguigni coagulati).

La diagnosi è principalmente clinica, ma in casi dubbi si può richiedere un esame di laboratorio. Il trattamento prevede generalmente l’applicazione di farmaci cheratolitici o antivirali sulla verruca, talvolta associati alla rimozione meccanica delle porzioni ipercheratosiche. Nei casi più resistenti, si può ricorrere a crioterapia o, raramente, a interventi chirurgici. Il podologo fornisce anche indicazioni per la cura domiciliare e consigli di prevenzione, come evitare di camminare scalzi in ambienti umidi e mantenere i piedi asciutti.

Importante: la visita non richiede preparazioni particolari, dura tra 30 e 60 minuti, è indolore e non invasiva nella maggior parte dei casi. È bene portare eventuali referti precedenti per una valutazione più completa.

Il trattamento podologico per la fascite plantare è consigliato quando si vogliono affrontare le cause biomeccaniche sottostanti, come ad esempio alterazioni dell'appoggio plantare o forme anormali del piede. Un podologo può valutare la struttura del piede attraverso esami posturali e baropodometrici e consigliare l'uso di plantari ortopedici su misura, che aiutano a ridurre la tensione sulla fascia plantare. Questo approccio può essere utile sia per prevenire che per trattare la fascite plantare, specialmente in combinazione con esercizi di stretching e riposo.

Il podologo utilizza vari strumenti specifici durante il trattamento dei duroni, principalmente per rimuovere la pelle ispessita in modo preciso e sicuro. Tra questi strumenti troviamo:

  • Lame sgorbie, sottili e precise, ideali per incidere e rimuovere calli e duroni senza danneggiare la pelle sana circostante.

  • Bisturi monouso, utilizzati per una rimozione delicata e chirurgica del tessuto ipercheratosico.

  • Frese e micromotori, strumenti elettrici con punte abrasive (spesso con cristalli di diamante) che aiutano a levigare e rimuovere calli e duroni più resistenti.

  • Tronchesi per unghie, usate anche per tagliare eventuali ispessimenti ungueali correlati.

  • Pinze e raschietti, per eliminare frammenti di pelle dura o callosa.

Il trattamento è eseguito in ambiente sterile, con strumenti sterilizzati per evitare infezioni; può essere associato anche all’uso di plantari su misura per evitare recidive causate da pressioni anomale. Questi strumenti permettono una rimozione indolore, precisa e spesso più efficace rispetto a rimedi casalinghi.

Un trattamento podologico per problemi alle unghie, come unghia incarnita o deformità ungueali, di solito ha una durata di 30-60 minuti per seduta a seconda della complessità del problema. In caso di interventi specifici come la fenolizzazione per unghia incarnita, l’intervento dura circa 10-15 minuti, con possibilità di camminare subito dopo. La frequenza e la durata totale del trattamento possono variare: spesso sono necessari controlli ogni 2-7 giorni nelle fasi acute fino alla guarigione, e seguire la crescita dell’unghia ogni 20-40 giorni per evitare recidive. Per trattamenti più complessi come l’ortonixia (ricalcatura dell’unghia), sono previste sedute ripetute nel tempo, con un tempo complessivo che può arrivare a diversi mesi per completare la ricrescita ungueale. Trattamenti estetici o ricostruzioni sanitarie delle unghie possono richiedere sedute di 1-2 ore. In generale, la durata e la frequenza del trattamento dipendono dalla gravità del problema e dalle indicazioni del podologo.

Il trattamento podologico può essere utile per le vesciche ai piedi, soprattutto in caso di vesciche dolorose, ricorrenti o complicate da infezioni. Un podologo può effettuare medicazioni sicure e indolori, proteggere la zona con cerotti specifici (es. idrocolloidali) che favoriscono la guarigione e prevenire complicanze come infezioni. Inoltre, il podologo può valutare le cause sottostanti, come un appoggio errato del piede o scarpe inadatte, e consigliare correttivi per prevenire la formazione di nuove vesciche. In caso di vesciche già rotte, il podologo può pulire e disinfettare la zona evitando infezioni. Quindi, il podologo è una figura indicata non solo per il trattamento diretto delle vesciche ma anche per la prevenzione personalizzata mantenendo i piedi sani.

La rieducazione ungueale è un trattamento podologico conservativo, indolore e non invasivo che applica forze tangenziali alla lamina ungueale per correggerne la curvatura e la crescita anomala, specialmente nelle unghie dell’alluce affette da onicocriptosi (unghia incarnita) o onicofosi (callosità nel solco ungueale). Viene realizzata tramite tecniche come l’ortonixia, che usa fili sottili in nichel-titanio o resine biocomponenti, oppure con barre, bottoncini ed altre ortesi specifiche. Questo trattamento favorisce la riallineazione progressiva e naturale dell’unghia, riducendo dolore, infiammazione e rischio di recidive, senza interferire con le normali attività quotidiane o sportive. Il podologo sceglie la tecnica più adeguata in base a una valutazione completa delle condizioni dell’unghia e delle abitudini del paziente. La rieducazione ungueale è indicata per unghie incarnite, deformate, traumatizzate o con curvatura eccessiva, con lo scopo ultimo di promuovere una crescita corretta e prevenire complicanze dolorose o infettive.

Dopo un trattamento podologico, è importante seguire alcune precauzioni per favorire la guarigione e prevenire complicazioni. In generale, si consiglia di mantenere pulito e asciutto il trattamento, applicando eventuali medicazioni come indicato dal medico. È utile evitare di camminare a piedi scalzi per prevenire infezioni e mantenere calzature traspiranti. Inoltre, asciugare bene i piedi e gli spazi interdigitali può aiutare a prevenire macerazioni. Infine, è fondamentale seguire le indicazioni specifiche fornite dal podologo per ogni tipo di trattamento.

Il trattamento podologico per l'onicomicosi non è doloroso. Generalmente consiste nella rimozione meccanica della parte infetta o ispessita dell'unghia attraverso tecniche che non causano dolore, utilizzando frese o altri strumenti specifici senza provocare disagio al paziente. Nei casi più complessi, come interventi chirurgici o onicectomie parziali, si usa l’anestesia locale per garantire che il paziente non senta dolore.

L’onicomicosi di per sé spesso non provoca dolore, a meno che non ci siano ispessimenti molto marcati, infiammazioni o infezioni associate, che possono causare fastidio o dolore. Il trattamento podologico aiuta anche a ridurre il dolore causato da ispessimenti e calli periungueali tramite asportazione dell’eccesso cheratosico e medicazioni specifiche.

In sintesi, il trattamento podologico per l’onicomicosi è un procedimento sicuro, ben tollerato e volto a migliorare la salute dell’unghia senza provocare dolore significativo.

I trattamenti podologici per il piede diabetico si basano su un approccio preventivo e curativo per evitare gravi complicanze come ulcere o amputazioni. Il podologo effettua innanzitutto una visita accurata per valutare la biomeccanica del piede e individuare deformità e aree di pressione anomala che possono portare a lesioni o ulcere. Fondamentale è la pedicure sanitaria, realizzata da professionisti qualificati, per mantenere le unghie in salute e rimuovere callosità, prevenendo infezioni o lesioni. Vengono inoltre utilizzate ortesi plantari su misura per scaricare le zone di pressione e correggere l’assetto biomeccanico del piede, riducendo il rischio di ulcere. In presenza di lesioni, il podologo provvede alla medicazione e alla rimozione di tessuti danneggiati, anche tramite tecniche tipo il feltraggio o ortesi siliconiche per proteggere e scaricare le lesioni dolorose. La gestione dei piedi diabetici richiede anche visite regolari (ogni 3-6 mesi) e l’educazione del paziente all’autocontrollo quotidiano. Infine il trattamento può includere il coordinamento con altri specialisti per la gestione del diabete e delle complicanze vascolari.

In generale, si consiglia di effettuare una visita podologica di controllo almeno una volta all'anno per chi non ha particolari problemi, così da prevenire eventuali patologie o disfunzioni del piede. Per chi soffre di malattie croniche (come diabete, artrite o problemi vascolari), o ha condizioni specifiche come unghie incarnite, callosità o dolori ricorrenti, le visite andrebbero anticipate ogni 3-6 mesi. Anche atleti, anziani o bambini in crescita necessitano di controlli più frequenti in base allo stato e alla funzionalità del piede. Quando si è in trattamento per disturbi podologici, il podologo stabilisce la frequenza più adatta, che può essere anche mensile. In sintesi, la periodicità è personalizzata in base alla salute dei piedi e alle esigenze individuali, ma la visita annuale è la regola generale consigliata.

Il trattamento podologico può contribuire significativamente alla prevenzione della formazione di duroni. Attraverso l'uso di ortesi plantari e l'adeguamento delle scarpe, si può ridistribuire la pressione sul piede, riducendo gli sfregamenti e le pressioni che portano alla formazione di duroni. Inoltre, un podologo può consigliare prodotti specifici come creme idratanti per mantenere la pelle morbida e prevenire l'ispessimento. Regolari visite podologiche sono essenziali per monitorare lo stato dei piedi e intervenire tempestivamente.

Dopo un trattamento di rimozione dei calli, il podologo generalmente dà alcune indicazioni fondamentali per favorire la guarigione e prevenire recidive. Innanzitutto, è importante evitare di indossare scarpe strette o con tacchi per almeno alcuni giorni, riducendo la pressione sulla zona trattata. Viene spesso consigliato di utilizzare calzature comode e ben adattate per evitare nuovi sfregamenti o pressioni eccessive. Il podologo può applicare una medicazione protettiva o creme antinfiammatorie per ridurre il dolore e l’infiammazione, proteggendo la cute durante la fase di guarigione. Inoltre, può suggerire l’uso di plantari o ortesi personalizzate per correggere eventuali cause biomeccaniche dei calli. Evitare l’autotrattamento con raspe o prodotti troppo aggressivi è essenziale per non irritare o infettare la pelle. Infine, è consigliato un follow-up periodico con il podologo per controllare la zona e prevenire la ricomparsa dei calli.

La disinfezione nel trattamento podologico è una fase fondamentale per garantire la sicurezza del paziente e prevenire infezioni. Consiste nell’eliminazione (o nella drastica riduzione) della carica microbica (batteri, virus, funghi) dagli strumenti e dalle superfici a contatto con la cute, soprattutto se lesionata. Prima della sterilizzazione vera e propria, gli strumenti devono essere accuratamente lavati e decontaminati, spesso aiutati dal lavaggio in vasca ad ultrasuoni, per rimuovere tutti i residui organici. Successivamente, vengono trattati con appositi disinfettanti chimici (come alcol, povidone iodio, acqua ossigenata, clorexidina) che agiscono su tutte le superfici, anche quelle difficili da raggiungere.

La disinfezione non sostituisce la sterilizzazione (che invece elimina ogni forma microbica, comprese le spore), ma è essenziale sia come fase preliminare sia come pratica di mantenimento tra un utilizzo e l’altro. Inoltre, per la cute del paziente, si utilizzano disinfettanti adatti alle condizioni specifiche (ad esempio, soluzioni per cute lesa). Infine, la sanificazione degli ambienti con ozono può essere impiegata per ridurre ulteriormente la carica microbica su superfici e dispositivi non sterilizzabili. In sintesi: la disinfezione è un passaggio obbligatorio e codificato che, insieme a lavaggio e sterilizzazione, protegge il paziente e l’operatore da infezioni, nel pieno rispetto delle normative igieniche vigenti.

Scegli la città dove fare Trattamento Podologico vicino a te

Scegli la città dove fare Trattamento Podologico vicino a te. Compara i prezzi e disponibilità in tempo reale e prenota senza attese a pagamento nel privato:

Cup Solidale: Trattamento Podologico costo, Trattamento Podologico prenotazione online, Trattamento Podologico quanto dura, Trattamento Podologico quanto costa, Trattamento Podologico disponibilità immediata, Trattamento Podologico senza attese, Trattamento Podologico privata, Trattamento Podologico urgente, Trattamento Podologico vicino a me.

Prenotazione con disponibilità in tempo reale nella sanità privata. Sanità privata senza code con prezzi come ticket.