Ecografia del Capo e del Collo cos’è?
È un'indagine diagnostica che si basa sull'emissione di
ultrasuoni, i quali non sono radiazioni e non provocano danno all'organismo. Le
registrazioni ottenute, proiettate su un monitor, sono dette immagini
ecografiche.
Ecografia al Collo e Capo a cosa serve?
Questa ecografia permette la valutazione degli spazi
anatomici cervicali superficiali e profondi, lo studio della anatomia o della
morfologia dei principali organi del collo (gola, tiroide e paratiroidi,
linfonodi collo, grossi vasi arteriosi e venosi, ghiandole salivari
sottomandibolari e parotidi ecc.). Non permette di visualizzare le strutture
profonde del collo come, ad esempio, le corde vocali o la laringe (protetta da
uno scudo tiroideo cartilagieno che non permette il passaggio degli
ultrasuoni).
Ecografia collo e capo (eco del capo) come si esegue?
Il paziente viene valutato in posizione supina. La procedura
non è dolorosa e prevede lo scorrimento manuale della sonda ecograficasulle
zone interessate, preventivamente cosparse di un gel trasparente che agevola il
passaggio degli ultrasuoni.
Questo esame non è doloroso e non comporta rischi perché non
sfrutta radiazioni ionizzanti ma onde a ultrasuoni, innocue per l'organismo.
Preparazione Ecografia Capo e Collo (Ghiandole Salivari, Tiroide o Linfonodi)
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Domande Frequenti su Ecografia Capo e Collo (Ghiandole Salivari, Tiroide o Linfonodi)
L’ecografia del capo e del collo è un esame non invasivo che permette di individuare diverse patologie, attraverso l’analisi di tiroide, ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare, sottolinguale), linfonodi e strutture vascolari del collo. Le principali condizioni diagnosticabili sono:
- Patologie tiroidee: noduli, cisti, tiroidite, gozzo, tumori, atrofia tiroidea.
- Malattie delle ghiandole salivari: scialoadeniti (infiammazioni), calcoli, cisti, tumori e sindrome di Sjögren.
- Anomalie linfonodali: linfonodi ingrossati o con caratteristiche sospette che indicano infezioni, infiammazioni o neoplasie (primitive o metastatiche).
- Neoformazioni primitive o tumori in diverse sedi del collo.
- Cisti congenite mediane o laterali.
- Alterazioni dei grossi vasi sanguigni come placche o stenosi dell’arteria carotide che possono aumentare il rischio di ictus.
L’esame si effettua rapidamente (circa 15-20 minuti), non richiede preparazione né l’uso di radiazioni, ed è indicato per pazienti con masse palpabili, sintomi come disfagia o disfonia, o per monitoraggi di patologie note.
L'ecografia dei linfonodi cervicali viene raccomandata quando si sospetta un ingrossamento dei linfonodi, tipicamente a causa di infezioni, infiammazioni o tumori. È utile anche per monitorare le terapie oncologiche o seguire linfonodi già noti. L'esame è consigliato in caso di gonfiore persistente al collo, dolore laterale, febbre ricorrente senza causa apparente, o per valutare patologie tiroidee o delle vie aeree superiori. Inoltre, è indicata per rilevare eventuali metastasi in pazienti con tumori noti.
In generale, l'ecografia tiroidea si concentra principalmente sulla valutazione della ghiandola tiroidea, esaminandone morfologia e struttura per individuare noduli, cisti o altre anomalie.
L'ecografia del collo, invece, include l'esame della tiroide ma si estende anche ad altre strutture cervicali come linfonodi, ghiandole paratiroidi e salivari, vasi sanguigni, valutandone forma, dimensioni e malattie. Entrambi gli esami sono non invasivi e utilizzano ultrasuoni per creare immagini in tempo reale.
L’ecografia del capo e del collo è un esame diagnostico non invasivo, indolore e senza radiazioni, che utilizza ultrasuoni per visualizzare le strutture del collo (tiroide, ghiandole salivari, linfonodi, vasi sanguigni e, in alcuni casi, anche la testa). Il paziente viene fatto sdraiare supino, spesso con il collo leggermente esteso per migliorare l’accesso dell’operatore. Viene applicato un gel trasparente sulla cute della zona da esaminare, per favorire la trasmissione degli ultrasuoni, e poi si esegue la scansione con una sonda ecografica, che viene mossa sul collo per acquisire immagini delle strutture di interesse.
Non è necessaria alcuna preparazione particolare, se non togliere eventuali catenine o vestiti che potrebbero ostacolare l’esame. L’esame è rapido, dura in genere tra i 10 e i 20-30 minuti, ed è adatto a tutti, anche a chi segue terapie. L’ecografia del capo e del collo viene spesso richiesta in presenza di noduli palpabili, linfonodi aumentati di volume, sintomi come raucedine o difficoltà a deglutire, o per il monitoraggio di patologie tiroidee o delle ghiandole salivari. Se vengono riscontrate anomalie, lo specialista potrà proporre ulteriori approfondimenti diagnostici.
Il medico può richiedere un'ecografia delle ghiandole salivari per diverse ragioni. Questo esame non invasivo è utile per individuare calcoli, infiammazioni, tumori o altre anomalie strutturali nelle ghiandole salivari. Si utilizza per valutare gonfiore, dolore o tumefazioni a livello delle parotidi e delle ghiandole sottomandibolari. L'ecografia consente anche di verificare lo stato generale e il flusso sanguigno di queste strutture, aiutando nella diagnosi di patologie come la sialoadenite o la sindrome di Sjögren.
L'ecografia dei linfonodi al collo serve a valutare lo stato dei linfonodi cervicali, identificando ingrossamenti o anomalie che potrebbero indicare infezioni, infiammazioni o neoplasie. Questo esame non invasivo è utile per distinguere tra linfonodi benigni e sospetti, valutare le dimensioni e la struttura interna, e monitorare l'evoluzione di anomalie note. È particolarmente indicata in caso di gonfiore persistente al collo, dolore laterale, febbre ricorrente senza causa apparente, o durante il monitoraggio di patologie oncologiche.
Durante un'ecografia della tiroide, si cerca di identificare e valutare le seguenti caratteristiche:
- Dimensioni e forma della tiroide: Verifica se la ghiandola ha dimensioni normali o è ingrossata.
- Presenza di noduli: Identificazione di eventuali masse anomalie nella tiroide, valutandone dimensioni, forma e struttura.
- Natura dei noduli: Sebbene l'ecografia non possa confermare la malignità, aiuta a valutare se un nodulo richiede una biopsia.
- Struttura della ghiandola: Esame della morfologia e dell'ecostruttura per diagnosi di condizioni come tiroiditi.
- Vascolarizzazione e linfonodi: Valutazione del flusso sanguigno e dei linfonodi circostanti.
L'ecografia del capo e del collo è un esame non invasivo che consente di valutare diverse strutture anatomiche. Le principali strutture esaminate includono:
- Tiroide: utilizzata per valutare dimensioni, forma, noduli e altre anomalie.
- Ghiandole salivari: come parotidi e sottomandibolari, per infiammazioni o tumori.
- Linfonodi: per valutare ingrossamenti o anomalie.
- Vasi sanguigni: il flusso sanguigno e la presenza di placche aterosclerotiche nelle arterie carotidi e vene giugulari.
- Paratiroidi: per valutare eventuali anomalie vicino alla tiroide.
Indicazione generale dell’ecografia capo e collo per masse cervicali
L’ecografia del capo e del collo è una tecnica di primo livello, non invasiva, priva di radiazioni e facilmente eseguibile, ideale per valutare la presenza di masse palpabili nella regione cervicale. Questo esame, infatti, è raccomandato come primo approccio diagnostico in presenza di rigonfiamenti o tumefazioni del collo, sia per identificarne l’origine (ad esempio, linfonodi, ghiandole salivari, tiroide, muscoli o tessuti molli), sia per definirne le caratteristiche morfologiche e strutturali. Si tratta di un esame rapido (circa 15-30 minuti), che non richiede preparazione specifica, ed è privo di controindicazioni. Attraverso l’ecografia, il medico può distinguere tra cisti, noduli, masse solide, linfonodi ingrossati e altre lesioni, fornendo così informazioni utili per orientare la diagnosi e stabilire la necessità di eventuali approfondimenti come la TC, la RMN o la biopsia ecoguidata. In particolare, l’ecografia è molto sensibile nello studio dei linfonodi, della tiroide e delle ghiandole salivari, ma può avere limiti per le strutture profonde, che potrebbero richiedere indagini di secondo livello. In conclusione, l’ecografia capo e collo è indicata come esame di prima scelta per lo studio delle masse cervicali palpabili, sia per una diagnosi precoce sia per il monitoraggio nel tempo.
L’ecografia del capo e del collo è un esame rapido, non invasivo e generalmente privo di preparazioni complesse per il paziente. Non è necessario il digiuno né la sospensione di farmaci abituali. Al momento dell’esame, il paziente viene fatto sdraiare supino su un lettino, con il collo leggermente esteso per facilitare la procedura. È consigliabile indossare abiti comodi e rimuovere collane o accessori metallici dalla zona interessata. Il medico applica un gel conduttivo sulla pelle e utilizza una sonda per acquisire immagini in tempo reale delle strutture di interesse. L’esame dura di solito tra 10 e 30 minuti. Non sono previste controindicazioni: l’uso di ultrasuoni lo rende sicuro anche in gravidanza e in età pediatrica. È utile portare con sé eventuali referti medici precedenti o esami correlati per una migliore interpretazione dei risultati. L’esame non richiede alcuna dieta specifica né preparazioni intestinali. In sintesi: nessuna preparazione particolare, abiti comodi, nessuna restrizione di cibo, farmaci o liquidi, e presenza di tutta la documentazione clinica rilevante.
L'ecografia del collo offre numerosi vantaggi rispetto ad altri esami come TAC o risonanza magnetica. È un esame non invasivo, indolore e privo di radiazioni ionizzanti, quindi sicuro anche per bambini, donne in gravidanza e anziani. È rapido, economico e facilmente ripetibile, con referti spesso immediati utili per diagnosi e monitoraggio. L'ecografia consente di visualizzare in tempo reale la tiroide, le paratiroidi, i linfonodi, i grossi vasi sanguigni e le ghiandole salivari, permettendo di identificare noduli, infiammazioni o alterazioni strutturali. Non richiede preparazioni particolari né l’uso di mezzi di contrasto, e non comporta rischi o effetti collaterali, permettendo al paziente di riprendere subito le normali attività.
L'ecografia è indicata come esame di prima scelta per valutare una tumefazione cervicale quando è presente un nodulo o una massa palpabile al collo, specie se di recente insorgenza o persistente dopo trattamento medico. Serve a caratterizzare le lesioni distinguendo tra noduli solidi, cistici o misti, valutandone dimensioni, forma, ecogenicità e vascolarizzazione, e differenziare tra patologie benigne e sospette neoplasie. È particolarmente consigliata in caso di ingrossamento o dolore ai linfonodi, gonfiore persistente, fastidio laterale, febbre recidivante senza causa chiara, e monitoraggio di patologie tiroidee o salivari note. L'ecografia può inoltre guidare successivi accertamenti come l'agoaspirato per precisare la natura della tumefazione. Si evita in caso di tumefazioni infiammatorie acute, preferendo di solito una valutazione dopo almeno 15 giorni di terapia, per escludere cause infettive transitorie.
In sintesi, l'ecografia cervicale è fondamentale per l'inquadramento diagnostico iniziale di tumefazioni cervicali di varia origine, anche per pianificare eventuali indagini invasive o trattamenti successivi.
L’ecografia del capo e del collo è un esame non invasivo e indolore che utilizza gli ultrasuoni per valutare i tessuti molli di queste aree, come tiroide, ghiandole salivari, linfonodi e muscoli. Questo esame può identificare infiammazioni nei tessuti molli, ad esempio tiroiditi (infiammazioni della tiroide), scialoadeniti (infiammazioni delle ghiandole salivari) e linfonodi ingrossati o alterati per processi infiammatori o infettivi. Può evidenziare inoltre tendiniti, stiramenti o ematomi muscolari nel collo. L’ecografia consente di distinguere noduli solidi da cistici e di valutare la vascolarizzazione locale, parametri utili per definire la natura dell’infiammazione. È frequentemente impiegata per rilevare e monitorare tutte queste condizioni, offrendo immagini in tempo reale senza esposizione a radiazioni.
In sintesi, come indicazione generale, l’ecografia capo-collo è efficace e consigliata per diagnosticare e seguire infiammazioni dei tessuti molli in questa zona, contribuendo a una corretta gestione clinica.
I possibili limiti diagnostici di un'ecografia al collo includono:
- Impossibilità di valutare strutture profonde come la faringe o la base della lingua a causa della presenza di ossa o cartilagini che bloccano gli ultrasuoni.
- Limitata capacità di diagnosticare patologie funzionali, come ipotiroidismo o ipertiroidismo, che richiedono esami del sangue.
- Difficoltà nella distinzione tra noduli benigni e maligni, in cui potrebbe essere necessaria una biopsia ulteriore.
- Visione limitata da aria e strutture scheletriche che impediscono agli ultrasuoni di penetrare efficacemente.
L’ecografia dei muscoli del collo è indicata quando si sospetta una patologia muscolo-tendinea locale, come stiramenti, strappi, ematomi intramuscolari, tendiniti, tenosinoviti, rotture tendinee, ispessimenti o noduli muscolari, lesioni dei legamenti o versamenti articolari. Questo esame, non invasivo e privo di radiazioni, permette di visualizzare dettagliatamente la struttura dei muscoli e dei tendini cervicali, identificando la presenza di infiammazioni, ematomi, liquidi, cicatrici, calcificazioni e valutando anche l’eventuale coinvolgimento delle articolazioni o dei legamenti. Si effettua tipicamente in caso di dolore locale persistente, trauma diretto, limitazione dei movimenti o dopo infortuni, per guidare la diagnosi e il trattamento. Non è indicato per valutare le strutture profonde (come tiroide, ghiandole salivari, linfonodi profondi o grossi vasi), che richiedono invece una ecografia “strutturale” del collo, e non consente di analizzare ossa o midollo spinale. L’esame è semplice, rapido e spesso sufficiente per confermare o escludere le principali malattie dei muscoli e tendini del collo.
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