La differenza principale tra visita oculistica e visita ortottica riguarda la figura professionale che la esegue e gli ambiti di competenza.
La visita oculistica è effettuata da un medico oculista (oftalmologo) ed è finalizzata alla prevenzione, diagnosi e trattamento di malattie oculari, difetti di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e altre patologie più gravi. Può includere esami approfonditi come la valutazione con cicloplegia, che prevede l’uso di farmaci per paralizzare temporaneamente i muscoli oculari e facilitare la diagnosi.
La visita ortottica, invece, è condotta da un ortottista, un professionista sanitario laureato in ortottica e assistenza oftalmologica, non medico. Si concentra sulla valutazione e riabilitazione della funzionalità muscolare e binoculare degli occhi, come la motilità oculare, lo strabismo, l’ambliopia (occhio pigro) e i disturbi della visione binoculare. L’ortottista esegue esami specifici sulla capacità degli occhi di collaborare e può prescrivere esercizi, terapie o occhiali per migliorare queste funzioni, collaborando spesso con l’oculista.
In sintesi:
| Aspetto | Visita Oculistica | Visita Ortottica |
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| Professionista | Medico oculista | Ortottista (prof. sanitario non medico) |
| Finalità | Diagnosi e cura di malattie oculari | Valutazione e riabilitazione della motilità e della visione binoculare |
| Esami tipici | Esame completo dell’occhio, misura refrazione, cicloplegia | Valutazione motilità oculare, strabismo, acuità visiva, esercizi riabilitativi |
| Possibile trattamento | Farmaci, interventi, occhiali | Esercizi ortottici, bendaggi, prismi, prescrizione occhiali |
| Durata tipica visita | Variabile, spesso più lunga | Circa 30 minuti |
Pertanto, la visita oculistica è più generale e medica, mentre la visita ortottica è più specializzata nella funzionalità e riabilitazione dei movimenti oculari e della visione binoculare.