Miocardite: tutti i possibili sintomi e quali visite fare

Come si manifesta la miocardite, quali sono i sintomi, le cause e gli esami da fare.

Che cos’è la miocardite

  • ​La miocardite è un’infiammazione del miocardio, lo strato muscolare delle pareti del cuore. Questa spesso viene confusa con la pericardite, l’infiammazione del pericardio, ovvero della membrana che riveste il cuore.

    Per quanto queste due patologie possano sembrare simili, i sintomi della miocardite e pericardite sono piuttosto differenti.

    La miocardite ha un'incidenza di 1-10 casi ogni 100.000 persone all’anno. Colpisce soprattutto giovani e bambini, prevalentemente di sesso maschile. Nella maggior parte dei casi questa infiammazione può decorrere in modo benigno, tuttavia può anche causare gravi complicazioni come lo scompenso cardiaco o, in circa il 10% dei casi, la morte improvvisa.

    Per questo motivo, è importante conoscere cause, fattori di rischio e sintomi della miocardite per individuare subito il disturbo quando si presenta e intervenire tempestivamente. 

Miocardite: cause e fattori di rischio

  • ​Le cause e i fattori di rischio della miocardite possono essere associati sia a infezioni virali che a fattori non infettivi.

    Le cause infettive della miocardite includono virus, come Herpes virus, Coxsackie Virus, Coronavirus (compreso il COVID-19), Citomegalovirus, Virus dell’epatite C, HIV, Adenovirus, Parvovirus e, più raramente, batteri, funghi e protozoi.

    Le cause non infettive, invece, includono:

    • Malattie autoimmuni e infiammatorie sistemiche, come lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, sclerodermia, sarcoidosi;
    • Esposizione a farmaci o sostanze tossiche, come droghe (principalmente cocaina e anfetamine), farmaci (come alcuni chemioterapici, antibiotici o antipsicotici) e reazioni allergiche o autoimmuni.

    Pertanto, il meccanismo di danno della miocardite può essere diretto, e si verifica quando un virus o una sostanza tossica danneggia direttamente le cellule del miocardio, oppure immunitario, quando il sistema immunitario attacca il tessuto cardiaco in risposta all'infezione o alla sostanza, causando ulteriori lesioni.

Quali sono i sintomi della miocardite?

  • Spesso la miocardite non dà sintomi chiari o specifici e, addirittura, può essere del tutto asintomatica. Tuttavia, in alcuni casi, sia i bambini che gli adulti possono sperimentare differenti campanelli di allarme.

    I sintomi della miocardite negli adulti

    Negli adulti i sintomi della miocardite si associano alla patologia scatenante. Ad esempio, la miocardite in fase iniziale o di origine virale (come quella sperimentata da alcuni pazienti post covid), ha tra i sintomi principali febbre, tosse, stanchezza o malessere generalizzato.

    Tuttavia, il sintomo più specifico della miocardite è il dolore toracico, spesso descritto come lancinante o simile a quello di un attacco cardiaco, associato alla mancanza di respiro sia a riposo che durante attività fisica.

    Altri sintomi della miocardite includono:

    • Aritmie cardiache: battiti del cuore anormali, troppo veloci (tachicardia), lenti (bradicardia) o irregolari;
    • Sincope: improvvisa perdita di coscienza;
    • Gonfiore degli arti inferiori;
    • Affaticamento;
    • Riduzione nella produzione di urina;

    La miocardite spesso si associa anche a pericardite e, nei casi più gravi, può condurre ad aritmie, come la fibrillazione atriale o la tachicardia ventricolare, e a blocco cardiaco.

    I sintomi della miocardite nei bambini

    I sintomi iniziali della miocardite nei bambini e nei neonati spesso sono aspecifici e sfumati. Questi però, quando presenti, possono includere:

    • Dolori addominali;
    • Difficoltà respiratorie;
    • Respirazione accelerata;
    • Febbre;
    • Colorazione bluastro-grigiastra della pelle (cianosi), indicativa di insufficienza ossigenatoria;
    • Malessere generale e inappetenza;
    • Tosse cronica.

    In presenza di segni e sintomi di miocardite come quelli evidenziati è opportuno consultare un medico specialista. 

Miocardite: diagnosi e cura

  • ​La diagnosi di miocardite, anche in assenza di sintomi, si rivela particolarmente importante per riconoscere e trattare i possibili danni al miocardio e scongiurare eventi più gravi.

    Una diagnosi accurata è estremamente importante per distinguerla da altre patologie cardiache come la cardiomiopatia da stress, l’infarto del miocardio e la pericardite, con le quali la patologia può condividere alcuni sintomi simili.

    La procedura richiede quindi un approccio multidisciplinare e l'uso combinato di tecniche diagnostiche, per distinguere la miocardite da altre patologie che coinvolgono il cuore.

    Tra gli esami principali per diagnosticare una sospetta miocardite rientrano:

    • Elettrocardiogramma (ECG): può evidenziare alterazioni specifiche del battito cardiaco indicative di una possibile miocardite;
    • Rx Torace 2 Proiezioni: utile per individuare alcuni segni della malattia, come l’ingrossamento cardiaco o la congestione polmonare;
    • Ecocardiogramma (ecografia cardiaca): mostra alterazioni nella funzionalità cardiaca, come ridotta contrattilità o anomalie del movimento delle pareti del cuore;
    • Rmn Cardiaca o Rmn Cardiaca con Mdc (mezzo di contrasto): consente di visualizzare dettagliatamente il muscolo cardiaco, identificando aree di infiammazione, edema e cicatrici. 

    Tramite il sito di CupSolidale è possibile prenotare gli esami principali per diagnosticare la miocardite. Per farlo è sufficiente recarsi nella homepage, selezionare l’esame richiesto, inserire la città in cui si vuole effettuare la prestazione e scegliere la struttura dove effettuarla, visualizzando contestualmente prezzi e disponibilità.

    Talvolta il medico per monitorare la situazione o discriminare tra altre patologie può richiedere anche analisi del sangue che riguardano:

    Analisi sierologiche per rilevare eosinofilia, leucocitosi o aumento delle immunoglobuline M (IgM), che indicano un'infezione o una risposta immunitaria.

Cura e trattamento della miocardite

  • Il trattamento della miocardite non sempre si rivela necessario. Spesso, infatti, la patologia guarisce spontaneamente in 4-6 settimane.

    Quando è opportuno intervenire, invece, le cure variano in base alla causa, alla gravità dell'infiammazione e alle condizioni cliniche del paziente. Si può distinguere tra terapia specifica, mirata alla causa sottostante, e terapia di supporto, che aiuta a stabilizzare il paziente.

    La terapia specifica può prevedere:

    • l’interruzione immediata dell’agente responsabile nel caso di miocardite tossica;
    • cortisonici, immunosoppressori o farmaci biologici per modulare la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione nel caso di miocardite autoimmune;
    • una terapia antibiotica adeguata nel caso di miocardite batterica. 

    La terapia di supporto, invece, prevede generalmente:

    • Riposo, fondamentale per ridurre lo stress sul cuore;
    • Farmaci sintomatici, come betabloccanti, ACE-inibitori e diuretici.

    Nei casi più gravi può essere necessario il ricovero ospedaliero, un supporto temporaneo al cuore e, in casi estremi, un trapianto di cuore.

    Una volta ricevuta la diagnosi di miocardite, in generale, sarà necessario astenersi da attività particoldarmente faticose per almeno 3 mesi o fino alla completa remissione del quadro clinico. È opportuno, inoltre, prediligere un’alimentazione povera di sale ed evitare alcol e fumo.

Miocardite: il ruolo della prevenzione

  • ​Non esistono delle vere e proprie misure preventive per la miocardite.

    Tuttavia, conoscere i sintomi, saperli individuare precocemente e effettuare gli esami specifici in caso di sospetti può ridurre di molto i possibili rischi associati a questa patologia.

    Importante è anche prestare attenzione a quando si presentano i sintomi. Generalmente, infatti, quando la miocardite è di origine virale, i suoi sintomi compaiono tra 1 e 2 settimane dopo l’infezione.

    Inoltre, per minimizzare il rischio di miocardite, è sempre buona norma mantenere uno stile di vita sano, lavarsi spesso le mani con il sapone per ridurre le infezioni batteriche o virali, e tenersi lontano dalle droghe. 

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2024-11-19
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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