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Come riconoscere la fibromialgia dai sintomi iniziali e quali sono i trattamenti più efficaci
La fibromialgia è una malattia reumatologica di carattere cronico, che comporta dolore muscoloscheletrico diffuso e, spesso, invalidante, oltre ad un ampio spettro di disturbi fisici e psicologici di entità variabile (stanchezza, insonnia, ecc.).
Si stima che, in Italia, i soggetti colpiti siano tra i 3 e i 4 milioni - nel 90% dei casi di sesso femminile e di età compresa tra i 25 e i 55 anni. Tuttavia, ad oggi non vi è ancora un effettivo riconoscimento da parte del Servizio sanitario nazionale, il che si ripercuote negativamente sulla qualità e sulle aspettative di vita di molti pazienti.
Eppure, tra le persone affette da fibromialgia vi sono anche volti noti del mondo dello spettacolo: pensiamo, ad esempio, alla popstar statunitense Lady Gaga, che in passato ha dovuto interrompere le sue attività a causa di forti dolori, o all’attore Morgan Freeman. In Italia, invece, abbiamo la testimonianza dell’attrice Francesca Neri e dell' attivista Giorgia Soleri, entrambe impegnate nel condividere la propria lotta contro la malattia, con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico.
Tutto ciò ha portato ad una maggiore consapevolezza riguardo alla fibromialgia, ai suoi sintomi iniziali ed all’importanza di ricevere una diagnosi in tempi adeguati.
La sindrome fibromialgica è un problema cronico e sistemico, descrivibile come un disturbo della percezione e dell’elaborazione degli stimoli dolorosi. Tra i sintomi più comuni, infatti, vi è il dolore muscolare e scheletrico diffuso in tutto il corpo e, spesso, persistente, anche in assenza di una vera e propria causa scatenante.
In particolare, la maggioranza dei pazienti riferisce due fenomeni distinti:
La malattia tende a presentarsi in giovane età, tra i 25 e i 55 anni, ed a coinvolgere per lo più persone di sesso femminile (con un rapporto di 9 a 1 rispetto agli uomini).
Generalmente l’esordio della fibromialgia corrisponde alla comparsa dei sintomi iniziali, ovvero dolore muscolare e/o bruciore in diverse aree del corpo, che si manifestano indipendentemente da stimoli specifici ed attività svolte.
Un’ulteriore caratteristica del dolore causato dalla sindrome fibromialgica consiste nella mancata risposta - o, comunque, ad una risposta limitata e temporanea - a terapie farmacologiche, fisioterapia, massaggi e trattamenti di altro tipo.
Spesso, inoltre, i pazienti colpiti da fibromialgia presentano, tra i sintomi iniziali, una persistente sensazione di stanchezza (astenia) ed una bassa tolleranza all’esercizio fisico, cui possono associarsi, via via, numerosi disturbi a livello psicofisico.
Il dolore generalizzato rappresenta l’elemento centrale che più caratterizza la sindrome fibromialgica, nonché quello più devastante per le persone che ne sono affette. Tuttavia, di certo non è l’unico. Anzi, più ci si allontana dal momento dell’esordio, più è probabile che i sintomi iniziali si intensifichino e che, accanto a questi, si manifestino anche nuove problematiche fisiche e psicologiche.
Ecco, quindi, un elenco dei disturbi correlati alla fibromialgia (in ordine di rilevanza):
Nonostante i numerosi disturbi connessi alla malattia e i disagi che ne derivano nella vita di tutti i giorni, ancora oggi molti pazienti incontrano ostacoli durante il percorso diagnostico. Vedere riconosciuta la propria condizione è un traguardo difficile da raggiungere, vuoi per la mancanza di test diagnostici mirati, vuoi per la varietà dei sintomi (che tendono a sovrapporsi con quelli di altre patologie).
Dunque, come ottenere la diagnosi di fibromialgia?
Il più delle volte si procede per esclusione, ovvero verificando che i sintomi riportati dal paziente non dipendano da altre patologie di natura infiammatoria, autoimmune, oncologica o endocrinologica. Tuttavia, occorre ricordare che la sindrome fibromialgica può comunque manifestarsi in comorbidità con lupus, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, disturbi d’ansia, insonnia e depressione.
Lo specialista di riferimento è il reumatologo, ma contribuiscono al trattamento anche altre figure professionali: ortopedico, fisioterapista, psicologo e dietista.
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Per i pazienti che avessero il dubbio di essere affetti da fibromialgia e avessero bisogno di una valutazione dei sintomi senza recarsi nello studio del medico possono ricorrere al video consulto reumatologico messo a disposizione da CupSolidale.
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È importante sottolineare che il video consulto reumatologico non sostituisce una visita medica in presenza. Tuttavia, può essere uno strumento utile per la gestione di alcune condizioni reumatologiche.
Se si sospetta che un soggetto possa essere affetto da fibromialgia, vi è un test preliminare piuttosto semplice al quale il medico di base può ricorrere, prima di suggerire ulteriori controlli. Esso consiste nel palpare o esercitare una lieve pressione in corrispondenza di alcune aree - ovvero dei cosiddetti tender points o punti dolenti - al fine di valutare la reazione corporea a seguito dello stimolo.
I punti dolenti si trovano:
Allo stato attuale non esiste una terapia specifica per i pazienti affetti da fibromialgia. Tuttavia, è possibile intervenire sul dolore e sugli altri sintomi, per consentire una convivenza meno spiacevole con la malattia. A tal proposito è fondamentale giungere prima possibile ad una diagnosi, in quanto iniziare precocemente un trattamento mirato permette di riacquistare una buona qualità della vita e, soprattutto, evitare che la condizione si aggravi nel tempo.
L’approccio migliore, in questi casi, è multidisciplinare:
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