Il trattamento comunemente prescritto ai pazienti che soffrono di dermatite atopica si basa, innanzitutto, sull’applicazione di corticosteroidi - sotto forma di pomata, gel, schiuma, ecc. - direttamente sulle parti interessate. Al tempo stesso, si utilizzano sostanze idratanti e/o emollienti, come quelle a base di acidi grassi, che hanno la funzione di ricostituire la barriera protettiva esterna della pelle.
Se la sintomatologia è particolarmente severa, si può ricorrere anche ad una terapia sistemica composta da antistaminici, antivirali e/o antibiotici.
Alcuni pazienti, inoltre, trovano giovamento dalla fototerapia (UVA, UVB o combinata UVA/UVB).
Va comunque ricordato che questi trattamenti non eliminano il problema alla radice. Tuttavia, ciò non significa che siano poco utili: al contrario, permettono di tenere sotto controllo sia il prurito, sia le lesioni e i danni che ne conseguono.
Per accrescere l’efficacia della terapia farmacologica e, quindi, migliorare la qualità di vita del bambino e dei suoi familiari - specie per quel che riguarda il riposo notturno - è opportuno instaurare una serie di corrette abitudini. Ovvero:
- Cura della pelle → Evitare prodotti per il bagnetto e per l’igiene personale che risultino troppo aggressivi o contenenti sostanze che potrebbero scatenare una reazione allergica. Preferire, invece, detergenti, saponi, ecc. ipoallergenici, come quelli pensati per pelli delicate. Infine, ricordarsi di applicare quotidianamente creme lenitive, idratanti ed emollienti per il viso e per il corpo per ridurre il prurito e combattere la secchezza.
- Alimentazione → Eliminare dalla dieta tutti quegli alimenti a cui il bambino è allergico o intollerante (es. lattosio, uova, grano, soia, arachidi, ecc.).
Abbigliamento → I capi stretti o di fibre sintetiche rischiano di peggiorare la situazione. Al loro posto, dare spazio a cotone, lino e tessuti freschi e naturali.