Menopausa: come riconoscere i primi sintomi e come affrontarli al meglio

La menopausa è uno dei periodi più significativi nella vita di ogni donna. Questa comporta cambiamenti fisici e sintomi importanti, spesso variabili e soggettivi.

Perimenopausa, menopausa e post-menopausa: le 3 fasi del climaterio nella donna

  • ​La menopausa rappresenta una fase naturale e fisiologica della vita di ogni donna, che segna la fine del periodo fertile femminile. Si verifica infatti quando le ovaie smettono di produrre gli estrogeni, ovvero gli ormoni responsabili della regolazione del ciclo mestruale e della fertilità. Questo processo fisiologico coincide e culmina nell’ultima mestruazione spontanea.

    Si tratta di un evento molto caratteristico per la vita di ogni donna, perché la menopausa porta con sé sintomi ben riconoscibili.

    Non si tratta però di un fenomeno improvviso, ma una transizione graduale che si verifica nell’arco di diversi anni. Tale periodo è denominato climaterio, che generalmente si presenta tra i 45 e 55 anni e si suddivide in tre fasi: perimenopausa, menopausa e post-menopausa.

    Comunemente, i termini “climaterio” e “menopausa” vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà si riferiscono a due eventi differenti. La menopausa indica il momento preciso in cui le mestruazioni cessano del tutto, mentre il climaterio rappresenta l’arco temporale più ampio in cui avvengono cambiamenti fisici e i sintomi correlati proprio alla menopausa.

    Questo periodo non segna solo la fine delle mestruazioni, ma anche l’inizio di una nuova fase in cui le donne devono adattarsi ai cambiamenti del proprio corpo e affrontare nuove sfide per la salute. Conoscere la menopausa, i sintomi e condizioni a essa associati e imparare ad affrontarli può pertanto aiutare le donne a sentirsi maggiormente a proprio agio con sé stesse e prevenire eventuali disturbi.


Le fasi della menopausa: sintomi e differenze

  • ​Come accennato, la menopausa è una fase specifica del climaterio, un periodo della vita della donna che si suddivide in diverse tappe:

    • Perimenopausa: rappresenta il preludio della transizione verso la menopausa. Durante la perimenopausa i livelli di estrogeni e progesterone iniziano a fluttuare e si verifica un declino fisiologico delle funzioni ovariche. Il primo sintomo delle perimenopausa è l’irregolarità del ciclo mestruale. Questa fase, che può iniziare intorno ai 45 anni, può durare per diversi anni e porta con sé una serie di avvisaglie che indicano l’avvicinarsi della menopausa effettiva.
    • Menopausa: è il momento in cui si verifica la scomparsa definitiva del ciclo mestruale, generalmente identificato dopo 12 mesi dall’ultima mestruazione. Sono molte le donne che entrano in menopausa tra i 49 e i 52 anni. In questa fase i livelli di estrogeni e progesterone diminuiscono in modo significativo, causando l’arresto delle mestruazioni e l’atrofizzazione degli ovuli. Nella menopausa i sintomi più comuni sono le vampate di calore, la sudorazione notturna, insonnia e aumento di peso.
    • Post-menopausa: è un periodo altamente variabile che segna la transizione verso la senilità. Durante questa fase, il corpo della donna si adatta ai cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa e i sintomi che ne conseguono diminuiscono gradualmente. Tuttavia, possono emergere altri disturbi come l’atrofia vulvo-vaginale e alcune malattie genito-urinarie.

    È fondamentale comprendere che la menopausa, sebbene sia un processo biologico naturale, non segue un preciso orologio e non avviene per tutte alla medesima età.

    L’età della menopausa, infatti, è estremamente variabile poiché influenzata da una serie di fattori complessi. Tra questi, i fattori genetici rivestono un ruolo fondamentale. Oltre alla predisposizione genetica, lo stile di vita, l’ambiente circostante, terapie e interventi medici possono contribuire a determinare il momento esatto in cui una donna farà ingresso nella fase della menopausa.

    A questo proposito, si parla di menopausa precoce quando si verifica prima dei 40 anni, mentre è considerata tardiva se si verifica dopo i 55 anni. Il principale sintomo che può indurre a sospettare una menopausa precoce è la prolungata assenza del ciclo mestruale, che potrebbe indicare l’entrata nella fase perimenopausale.​

Quali sono i sintomi comuni della menopausa?

  • ​In menopausa, sintomi iniziali e manifestazioni sono estremamente variabili e soggettivi. Non tutte le donne sperimentano sintomi significativi durante questa fase, e alcune possono passare attraverso la menopausa senza avvertire cambiamenti fisici o emotivi rilevanti.

    Tuttavia, esistono segnali che aiutano a cogliere l’inizio della transizione. Durante la perimenopausa, che è la fase di pre-menopausa, i sintomi principali sono inevitabilmente legati alle mestruazioni e riguardano ogni donna. Parliamo dell’irregolarità del ciclo mestruale.

    Da questo periodo in avanti, le variazioni ormonali causate dai cambiamenti dell’attività ovarica e dalla massiccia riduzione degli estrogeni possono provocare ulteriori sintomi fisici. Questi tendono ad aumentare durante la menopausa, fase in cui avviene la cessazione irreversibile delle mestruazioni.

    Va detto che i sintomi della menopausa a 46 anni (ovvero l'età in cui generalmente inzia la perimenopausa) e i sintomi della menopausa dopo i 50 anni (l’inizio della menopausa effettiva) non variano molto fra loro, fatta eccezione per la completa assenza del ciclo mestruale nella seconda fase.

    Tra i 10 sintomi della menopausa più frequenti possono rientrare:

    • Vampate di calore;
    • Sudorazione notturna;
    • Insonnia;
    • Aumento di peso;
    • Tremori;
    • Tachicardia;
    • Repentini cambiamenti d’umore;
    • Ansia e depressione;
    • Calo della libido;
    • Leucorrea.

    Non è raro sentire parlare di leucorrea, ovvero di perdite bianche in menopausa. La leucorrea non è una malattia, ma uno dei sintomi della menopausa dovuto allo scompenso ormonale per la diminuzione di estrogeni. Questo scompenso può alterare l’ambiente vaginale e il pH intimo. In alcune circostanze, a causa di queste variazioni, la leucorrea può essere anche il risultato di infezioni o infiammazioni come candida o vaginite.

    Le alterazioni nella mucosa vaginale, come perdite o secchezza, sono molto comuni soprattutto durante il periodo post-menopausale. Questi sintomi vengono spesso accompagnati da disturbi dell’apparato genito-urinario, come atrofia vulvo-vaginale, cistiti e incontinenza. 

    Inoltre, a causa dei bassissimi livelli di estrogeni, nella post-menopausa avviene la graduale perdita di massa ossea (osteoporosi).

    La combinazione di queste variazioni e sintomi può causare cambiamenti fisici, psicologici e avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle donne.

Quanto durano i sintomi della menopausa?

  • ​L’inizio del climaterio, la transizione nelle fasi della menopausa e i suoi sintomi possono durare circa sette anni, ma in alcuni casi perdurare fino a 14 anni. La durata infatti può dipendere dallo stile di vita, dall’età in cui è iniziato il processo e dell’etnia della singola persona. I soli sintomi associati alla fase specifica della menopausa, possono durare da 5 a 10 anni.

    Tuttavia perimenopausa, menopausa e post-menopausa avvengono per ogni donna in modo unico e diverso.

    Ad esempio, durante la menopausa vi sono casi in cui possono verificarsi lievi sanguinamenti vaginali. Queste perdite, spesso di colore marrone scuro a causa dell’emoglobina ossidata, sono note come “spotting”. Sebbene il sanguinamento in menopausa possa sembrare inizialmente preoccupante, il più delle volte le perdite hanno origine benigna e sono causate proprio dai cambiamenti dell’equilibrio ormonale.

    Tuttavia, sintomi come dolori al basso ventre e perdite di sangue, specialmente se somigliano a mestruazioni vere e proprie dopo 5 anni dalla menopausa, potrebbero essere i segnali di specifiche malattie a carico della mucosa vaginale, polipi uterini o altre patologie più gravi quali il cancro al collo dell’utero.

    In questi casi, è essenziale consultare il proprio medico ginecologo, che valuterà la situazione e fornirà consigli sui programmi di screening appropriati e le misure preventive o terapeutiche più indicate.

Menopausa: valutazione sintomi, diagnosi e test

  • Per determinare se si è in menopausa o nel periodo di transizione chiamato perimenopausa, esistono diversi approcci diagnostici. Inizialmente, il primo passo consigliato è quello di sottoporsi a una visita ginecologica completa con ecografia transvaginale.

    Durante questa visita, il medico potrà valutare i sintomi che la paziente sta sperimentando e raccogliere informazioni sulla sua storia clinica. L’ecografia transvaginale permetterà di visualizzare la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni, oltre che rilevare eventuali cambiamenti e/o anomalie nelle ovaie e all'utero.

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    Molte donne si chiedono se esista un esame per prevedere l’inizio del climaterio, una sorta di test pre-menopausa.

    Negli ultimi anni è stato messo appunto un esame del sangue altamente sensibile che sembra consentire di misurare con precisione la concentrazione nel sangue dell’ormone AMH (Anti-Mullerian Hormone), fondamentale nella valutazione della riserva ovarica e di conseguenza utile nella previsione dell’età in cui potrebbe avvenire la menopausa.

Come trattare la menopausa e gestire i sintomi a essa correlati

  • La gestione dei sintomi legati alla menopausa è fondamentale per il benessere delle donne, soprattutto per coloro che presentano manifestazioni particolarmente fastidiose.

    A questo proposito esistono diverse opzioni, tra cu i terapie non ormonali e la terapia ormonale sostitutiva (TOS).

    Le terapie non ormonali comprendono l’uso di fitoestrogeni o estrogeni naturali, come la soia, il trifoglio rosso e preparati a base di cimicifuga racemosa, utilizzati soprattutto per contrastare i sintomi vasomotori della menopausa, come vampate e sudorazioni notturne. Tuttavia, quest’approccio non sempre risulta efficace, soprattutto sul lungo periodo.

    La TOS, invece, consiste nel ripristino degli ormoni sessuali estrogeni, che vengono somministrati insieme al progesterone o sostanze analoghe. Questo approccio può contrastare molti sintomi menopausali come vampate di calore, depressione, irritabilità, secchezza vaginale e diminuzione della massa ossea.

    La terapia ormonale sostitutiva è disponibile in diverse forme, tra cui compresse, cerotti e gel. Tuttavia, è importante notare che potrebbe non essere adatta a tutte le donne. Sarà infatti il medico ginecologo a valutare e prescrivere il trattamento più indicato in base alla singola paziente.

    Uno dei trattamenti che consente invece di curare efficacemente l'atrofia vaginale tipica del periodo postmenopausa è il Laser Ginecologico. Il laser Co2 viene assorbito dalla mucosa senza provovare alcun danno ai tessuti e anzi grazie ad esso l'organo genitale femminile ottiene giovamenti già dalla prima seduta. Il laser ginecologico stimola la produzione di collagene e aumenta il tono muscolare, questoconsente di curare anche altri disturbi  come secchezza, incontinenza, prolasso dei genitali. 

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    Oltre alle terapie, durante la menopausa è essenziale adottare uno stile di vita sano. Adottare una una dieta equilibrata diventa più importante che mai per tenere sotto controllo o azzerare l'aumento di peso tipico della menopausa: seguire un regime alimentare con pochi grassi, sale e zuccheri semplici, unito a un adeguato apporto proteico può aiutare a gestire i cambiamenti metabolici a cui è sottoposto il fisico femminile. 

    Un’ attività sportiva regolare è altrettanto importante, poiché aiuta a mantenere un peso ideale, oltre a prevenire e limitare la comparsa di malattie cardiovascolari o dello scheletro.

    Infine per gestire quelli che sono tra i sintomi più comuni della menopausa, ovvero le vampate di calore e le sudorazioni notturne, ecco qualche consiglio pratico:

    • Utilizzare indumenti traspiranti;
    • Prediligere lenzuola di cotone;
    • Consumare frutta e verdure fresche, evitando cibi grassi, piccanti e speziati;
    • Limitare il consumo di bevande molto calde, alcol e tabacco;
    • Fare movimento fisico regolare e praticare attività rilassanti come lo yoga.

    Le vampate di calore e la sudorazione notturna – causate dall’instabilità vasomotoria conseguente le fluttuazioni ormonali – colpiscono il 75-85% delle donne e solitamente iniziano prima della fine delle mestruazioni. Fortunatamente, per la maggior parte delle donne, i sintomi vasomotori diminuiscono con l’entrata in post-menopausa.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2023-10-20
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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