Disidrosi mani: tutte le cause e l’influenza dell’alimentazione

Cosa causa la disidrosi alle mani, i sintomi riconducibili a questa malattia e quali sono i fattori che ne influenzano la comparsa.

Comparsa della disidrosi: i fattori esterni

  • La comparsa della disidrosi trova spiegazione principalmente in fattori comportamentali e ambientali ormai ampiamente diffusi.

    Infatti l'uso sempre più massiccio e prolungato di smartphone, tablet e dispositivi elettronici, oltre a causare stress posturali prolungati, espone le mani a ripetuti lavaggi e sostanze chimiche contenute in detergenti e protezioni per schermi.

    Anche l'incremento del lavoro in ambienti condizionati e l'utilizzo frequente di guanti monouso favoriscono un più elevato ristagno di sudore e l'insorgenza di sintomi cutanei (Dati ISTISAN, 2018).

    Di fronte a tali evidenze, il modo migliore per gestire questa patologia resa più prevalente dai cambiamenti comportamentali odierni, rimane quello di rivolgersi tempestivamente al dermatologo, unico in grado di porre una diagnosi precisa e impostare la terapia più indicata per ristabilire il benessere cutaneo.

Disidrosi mani, cos'è e come capire se ne siamo affetti

  • ​La disidrosi è una dermatite bollosa delle mani caratterizzata da vesciche acquose che compaiono frequentemente su polpastrelli e zone laterali delle dita. Si ritiene sia dovuta a un'eccessiva traspirazione che causa l'ostruzione dei dotti eccrine.

    Questa dermatite si presenta con una o più piccole bolle piene di liquido chiaro, di solito prive di infiammazione, localizzate in specifiche zone della mano. Compaiono frequentemente in seguito a lavaggi, sforzi manuali, occlusione delle mani in guanti.

    Per capire se ne soffriamo consigliamo di:

    1. Osservare se dopo attività che fanno sudare la mano si formano vescicole acquose ricorrenti.
    2. Constatare l’assenza di prurito o dolore, e la sola presenza di desquamazione alla rottura delle bolle.
    3. Verificare la storia di episodi ripetuti nel tempo, spesso anche stagionali o legati a stress.

    In caso di dubbi, è sempre consigliabile una visita dermatologica per una diagnosi differenziale. Trattamenti specifici possono poi prevenire i fastidiosi sintomi.

Disidrosi mani cause

  • ​Le cause esatte della disidrosi mani, pur non essendo del tutto chiare, sembrano essere riconducibili a fattori che interferiscono con la normale funzione delle ghiandole sudoripare eccrine presenti nella pelle delle mani.

    Tra i principali fattori eziologici identificati vi sono:

    • Disfunzione eccrina: sono stati identificati possibili malfunzionamenti a livello cellulare e molecolare, come alterazioni del trasporto di ioni o difetti genetici che interferiscono con il normale ricambio acquoso a livello ghiandolare.
    • Fattori ambientali: l'aumento della temperatura cutanea stimola la sudorazione, mentre un'eccessiva idratazione dell'epidermide può favorire la formazione di bolle. Anche l'uso prolungato di saponi aggressivi secca e irrita la pelle.
    • Fattori occupazionali: studi epidemiologici hanno evidenziato una maggior incidenza tra chi opera a contatto con detergenti alcalini, solventi, acidi, sostanze chimiche assorbite dalla cute.
    • Stress emotivo: i livelli elevati di cortisolo e adrenalina possono abbassare la soglia di attivazione delle ghiandole sudoripare. Inoltre, lo stress cronico può modulare la barriera cutanea.
    • Fattori genetici: alcune mutazioni coinvolte nello sviluppo e nella maturazione eccrina sono state correlate a un incremento del rischio di disidrosi ereditaria.

    Prevenzione e gestione dei fattori scatenanti può ridurre i recidivi. In alcuni casi si rende necessaria una terapia farmacologica.

Disidrosi mani sintomi

  • I sintomi principali della disidrosi mani sono rappresentati dalla comparsa ricorrente di piccole vesciche acquose sulla pelle:

    1. Le bolle sono singole o raggruppate, non hanno liquido purulento e non sono dolenti.
    2. Si localizzano tipicamente sul dorso delle mani, sulle dita e talvolta sui palmi.
    3. Il loro diametro varia da 2 a 5 mm.
    4. Compaiono soprattutto dopo attività che causano sudorazione, come pulizie domestiche e lavaggi.
    5. Tendono a rompersi spontaneamente nell'arco di 3-5 giorni.
    6. A volte associati a desquamazione e secchezza cutanea.
    7. I sintomi si alternano a periodi di remissione, con quadri recidivanti.

    La diagnosi si basa sull'anamnesi e sull'esame obiettivo cutaneo. Occorre escludere altre patologie differenziali.

Disidrosi mani quanto dura

  • ​La durata di un singolo episodio di disidrosi mani varia in base a diversi fattori legati alla persona e alla corretta gestione della patologia. Generalmente si può affermare che le bolle compaiono nel giro di 1-3 giorni a seguito dell'esposizione al fattore scatenante, sia esso una sudorazione eccessiva, l'utilizzo di detergenti o altro.

    Le vescicole hanno tipicamente un decorso autolimitato che le porta a rompersi spontaneamente nell'arco di 3-7 giorni, periodo durante il quale si assiste anche ad una desquamazione dell'area cutanea interessata. Per la completa guarigione della pelle sottostante possono essere necessarie ulteriori 1-2 settimane. Tuttavia, in presenza di fattori irritanti persistenti o se lo stato di stress risulta elevato, i tempi naturali di risoluzione possono protrarsi oltre le 3 settimane o possono manifestarsi recidive prima del totale riassorbimento del precedente episodio, specie se non sono adottate corrette misure terapeutiche.

Disidrosi mani cura e rimedi

  • ​La corretta gestione e cura della disidrosi mani riveste un ruolo importante al fine di prevenire le recidive e migliorare il decorso della patologia. Generalmente il dermatologo suggerisce inizialmente l'utilizzo di creme emollienti e idratanti da applicare frequentemente sulle mani, in modo da mantenere la pelle ben idratata ed elastica e prevenire la desquamazione causata dalla rottura delle vesciche.

    I principi attivi maggiormente indicati sono l'urea, gli acidi grassi, la glicerina e le vitamine della famiglia B e E. In casi più severi possono rendersi necessari farmaci cheratolitici somministrati per via topica, come gli steroidi di debole-media potenza, in grado di ridurre infiammazione e arrossamento cutaneo e velocizzare i tempi di guarigione. A supporto della terapia locale sono suggerite anche alcune semplici misure quali indossare guanti protettivi, evitare il contatto prolungato con acqua e saponi, limitare lo stress e seguire un'alimentazione equilibrata. Tali accorgimenti, assieme al trattamento farmacologico in caso di episodi recidivi, permettono di tenere sotto controllo i sintomi e migliorare notevolmente la qualità di vita del paziente nel quotidiano.

    Con l'utilizzo delle giuste terapie e accorgimenti di gestione, la maggior parte dei pazienti affetti da disidrosi riesce a tenere sotto controllo i sintomi e prevenire le fasi acute. Tuttavia, in alcuni casi più severi la patologia può presentare un decorso cronico con comparsa ricorrente di vesciche anche ad anni di distanza dagli esordi. Questo può verificarsi in presenza di cause scatenanti difficilmente eliminabili, quali particolari condizioni lavorative o stress emozionale importante.

    In tali situazioni, ove i comuni trattamenti topico-sistemici non siano più risolutivi, il dermatologo può valutare terapie più specifiche a base di antibiotici, antifungini o farmaci immunosoppressori da assumere per cicli al fine di ridurre l'infiammazione cronica responsabile delle frequenti ricadute. In ogni caso, anche in quelli più insidiosi, una corretta gestione multi-professionale può portare nel tempo a un progressivo miglioramento della sintomatologia.

Disidrosi e alimentazione: cosa mangiare e cosa evitare

  • ​Quando si soffre di disidrosi mani, l'alimentazione ricopre un ruolo importante ai fini del mantenimento dell'equilibrio cutaneo e della gestione dei sintomi. In base a quanto evidenziato da studi in ambito dermatologico e nutrizionale, risulta raccomandabile prediligere cibi che possiedono proprietà idratanti, antinfiammatorie ed emollienti.

    Tra questi rientrano, ad esempio, i grassi insaturi contenuti in pesce, frutta secca, semi oleosi e oli extravergine d'oliva, nonché le vitamine del gruppo B, la C ed E presenti soprattutto in agrumi, kiwi, peperoni, broccoli e noci. Da non sottovalutare anche l'assunzione di minerali quali zinco e magnesio tramite, lenticchie, molluschi e avena.

    Al contrario, per alcuni individui particolarmente sensibili possono risultare dannose le sostanze pro-infiammatorie di salumi, formaggi stagionati ed eccessivo consumo di sale, zuccheri e alcol. In ogni caso, è sempre consigliabile attenersi alle indicazioni del medico nutrizionista, anche valutando l'integrazione di specifici supplementi, ove necessario, per assicurare il giusto apporto di principi nutritivi benefici per la pelle.

Crema cortisonica per disidrosi: qual è il prodotto migliore

  • ​La scelta della crema cortisonica più adatta per il trattamento della disidrosi mani deve essere valutata caso per caso dal dermatologo, in base alla gravità dei sintomi e alla risposta individuale del paziente.

    In linea generale, tra i principi attivi maggiormente impiegati vi sono gli steroidi topici di media-bassa potenza come il betametasone valerato e il mometasone furoato, grazie all'elevato profilo di sicurezza unito all'efficacia anti-infiammatoria e desquamativa.

    Per le forme recidivanti si preferiscono lozioni allo 0,1% di queste molecole da applicare 1-2 volte al giorno, mentre nei quadri di maggiore severità transitoria si ricorre a preparati più forti allo 0,25%. Da non sottovalutare anche l'utilizzo off-label di topici a base di clobetasolo propionato per cicli brevi. Qualsiasi sia il prodotto impiegato, è essenziale rispettarne le modalità d'uso indicate e non prolungarne l'applicazione senza consulto medico, al fine di prevenire potenziali effetti collaterali a livello sistemico, sebbene rari con le formulazioni a basso dosaggio.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
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